martedì 4 dicembre 2012

La Pompata

Terminata la più colossale Pompata mediatica della storia repubblicana, con l'avvilente ma scontato trionfo di D'Alema, Bindi, Prodi e Franceschini, osiamo porre ai vincitori riminesi della primaria partita una domanda ingenua: quale è la posizione del Pd sulla Bolkestein? Ovviamente la ribaltiamo sulla casalinga tavola della Petitti sperando di non rovesciare la bottiglia benedetta d'acqua di romagna. Il Cancelliere si è rotto le palle finanziarie, non vuole più leggere nostri articoli sull'argomento, li odia, pensa giustamente che con tutti i problemi presenti in questo paese già commissariato, quelli dell'arenile siano ridicoli. Ci permettiamo d'insistere. Abbiamo letto sul Carlino una serie di risposte dei big cittadini una diversa dall'altra, quella della Marchioni la dobbiamo portare in curia per la traduzione. Biagini con una lodevole e speriamo non interessata versione racconta che i bagnini devono rispettare le leggi come quasi tutti, Melucci, il più furbo, afferma che ci sono poche speranze, è come prospettare un altro scudetto al prescritto. Insomma il giochino da cinque lire bipartisan nella commissione parlamentare vale per qualche titolo speranzoso del quotidiano in quota Bersani. Partendo dalla fine, non va sottaciuto che l'emendamento Gasparri, fortemente criticato in casa pidi, portava la firma di un importante Senatore dello stesso Partito, gli altri emendamenti sponsorizzati dal pidi, sostanzialmente differivano per la durata della Proroga. Se poi si vuol liquidare tutto come un incidente di percorso, possiamo anche capirlo, ma la domanda rimane, specie ricordando agli smemorati giornalisti la Legge Regionale E.R, che concedeva vent'anni di proroga, in ragione di investimenti inesistenti. Il caso limite erano i chioschi bar, riuscivano a colpire l'obiettivo con investimenti da 250 euro annuali. Se andate a leggere l'Ordine del Giorno sempre pidi, votato pochi giorni or sono dall'Assemblea Regionale, dopo i soliti auspici si chiede al governo di aprire un confronto con l'europa, senza però indicare su quale indirizzo, escludendo ovviamente la patacata del riconoscimento del 40% che metterebbe in solenne imbarazzo i mediatori in sede europea. Peggio ancora è l'idiozia di limitare la proroga a dieci anni, in quanto significa congelare le spiagge per un lungo periodo, nessuno farebbe investimenti. Perchè invece di fare sempre i sapientoni pensando di allodolare i cittadini, anche quelli rimasti in buona fede nella sinistra antagonista, non ci date retta e proponete al Governo un rilancio decisivo del Turismo, partendo da quello balneare, concedendo ai Comuni, tutte le prerogative sui canoni, qualora si presentino piani di sviluppo coerenti con l'interesse pubblico? Guardando oltre la balaustra dei signori della sabbia e mettendo in primo piano ambiente, qualità, occupazione e ..spiaggia libera. A proposito in alcuni ambienti politici si pensa a questo problema come l'unico e prioritario. Sarebbe bastato che una delle sei/sette Varianti al Piano Spiaggia non venisse confezionata dai Bagnini al Potere e si risolveva. La legge dice almeno il 20%, a Rimini siamo al sette scarso. Si dovevano ridurre di oltre un chilometro le già scarse denunce dei redditi presentate. Se i nostri bagnini sono i più bravi ad uscire dal medioevo imprenditoriale, li applaudiremo dal nostro carissimo ombrellone, altrimenti..abbiamo già deciso di concorrere Nud e Crud al prossimo bando per una Zona SalvaRimini, con l'aiuto del Fondo Sovrano Cinese, grazie a Gnassi.

P.S.
Per la Prima Volta i Due Gemelli emettono un condivisibile comunicato. La speranza è ultima a morire per..i Bagnini. Bravi, non c'interessano le ragioni.