martedì 4 dicembre 2012

Zerbini

Ha provato ed ha perso come da scontato pronostico, però Zerbini ed il Morolli Buono potranno dividere un bel bottino, tornando ai loro antichi lavori. Il pompino mediatico più lungo al mondo si è concluso con un forte orgasmo dalemiano e le grida virili della Rosy che ha minacciato, fuori onda, altre quattro candidature per il futuro. La Befana per Grillo promette regali in abbondanza. Il MoVimento è rimasta l'unica alternativa italiana al non voto ed alle schede bianche, non crediamo che Matteo abbia coraggio a sufficienza per fare il passo necessario dopo i tanti "Noi e Loro" di questa pompinata giornalistica. La strada indicata dal Vangelo di Repubblica prevede il ticket con Bersani premier e Renzi segretario. La battuta più bella non è stata di Benigni, scomparso nel girone degli ignavi in questa tenzone, ma del Migliore: ha accusato la Stampa di essersi schierata con Renzi. Con Pigi candidato alle elezioni marzoline il Cavaliere ha ripreso contatti con il suo famoso gerontologo per l'ultima pozione elettorale. Ha ragione il Toscano l'unica cosa di sinistra è stata quella di perdere.. ed anche bene. Torniamo alle nostre cose, mentre a Riccione pensano al futuro, noi continuiamo a guardare il passato remoto, Cartoon Club per le prossime settimane prevede l'esposizione del Master Gnassi con interpreti rigorosamente ciellini curiali. Le risposte alle domande contabili della consigliera Franchini non sono arrivate, giustificate dalla mole dei debiti da contare, i nostri amici Skematici si sono rintanati in prudenti silenzi difficili da interpretare. Abbiamo promesso di non parlare più della bolkenistizzazione dell'arenile, la minaccia del Cancelliere di non rappresentarci più nel caso probabile, quasi certo, di altre querele democrat è un deterrente valido. Non abbiamo mai sentito un esponente di partito locale parlare della crisi italiana e quella di Rimini. A noi non stupisce, per loro non esiste.