mercoledì 26 dicembre 2012

Retrogusto

Ha lasciato un retrogusto sgradevole la conferenza stampa del presidente Monti, che pure ha indossato il grembiulino di Primo Ministro della Merkel con indubbia dignità. E' riuscito con una sbrodaglia di concetti antitetici e confliggenti a devastare la dicotomia tra politico e tecnico, sgombrando finalmente il campo dai pochi dubbi che erano rimasti. Non è capace di  interpretare nessuna delle due parti. Ha messo nei casini i suoi più fedeli alleati, quelli convinti e quelli interessati. Ho ascoltato su Sky, i più bravi portatori di voti per i democrat a nome e per conto di quel figuro progressista di Murdhoc, i lamenti di un personaggio, per me insopportabile, che risponde al nome e cognome di Paolo Mieli, segnale che la corazzata informativa a sostegno del Bocconiano si è arenata. Repubblica vive giorni d'ansia ed angoscia, lo scenario proposto prevedeva che i milioni di voti piddini servissero per sostenere ancora Monti. Matteo ha incasinato tutto, si è fatto preparare il programma da Pietro (Ichino), poi lo ha mandato da Monti copiaincollando il suo. La tresca è troppo scoperta, si sono indignati in tanti, perfino la Susanna (Camusso) ha trovato qualche parole infamante per il tecnico/politico. La conclusione è questa: almeno sei/sette liste centriste avranno come compito precipuo di portare consensi per Monti, mentre il pidielle in forte crescita per le uscite del Cavaliere che a fronte di avversari come questi ha trovato un viagra politico insperato, diventerà decisivo per le sorti del disgustoso governo che ci stanno preparando. Nelle migliori delle ipotesi andremo a rivotare dopo sei mesi, però senza George!!!!!! Anche Prodi e Berlusconi venivano da esperienze diverse dalla politica, ma le loro aspirazioni sono state sempre supportate da esami elettorali, con Monti avremmo un'altra investitura con delega, sempre da Napolitano, è davvero troppo. Guida un governo non indicato dagli italiani ma entra nel merito delle alleanze per le prossime elezioni, sposando, senza esporsi troppo, il raggruppamento centrista. Si dice disponibile a fare di nuovo il premier, ma evita di porsi di fronte al giudizio degli elettori. Tutta roba difficile da digerire perfino da maalox allenati come i postcomunisti e democristiani assortiti. Si devono inchinare ed omaggiare l'Agenda scritta da Ichino, troppo anche per quel miscuglio politico chiamato partito democrat meno i renziani. già traslocati come da copione. Avrete capito perchè Grillo viene accolto come una rock star, si può gettare in pasto ed in braccio alle folle che vedono il Movimento come ultima speranza italica. Alle volte dietro ad un fumo di Bruxelles si celano personaggi detestabili come fossero parlamentari romani o locali. Lombardi è andato con Samorì che sta con Dell'Utri. Potete votare tranquilli Astolfi/ Arlotti, la sicurezza e l'urbanistica fanno di Rimini la Capitale Morale d'Italia.