venerdì 28 dicembre 2012

A Tutto Gas

Nel 99 o giù di lì, alla scadenza del contratto con la SGR (società gas rimini), tutte le reti cittadine dovevano diventare di proprietà del comune. Nel contesto, mai chiarito completamente, si è invece proceduto alla nascita di una Società (Servizi Rimini), nella quale il Comune rimaneva proprietario degli impianti solo per il 50,5 per cento, il rimanente era della SGR. La società costituita Ad Gas, ha poi affittato gli impianti per circa sei milioni (iva esclusa) alla stessa SGR che gira al Comune la metà dell'introito. Oggi il Comune o meglio l'invenzione Holding, vuole vendere la quota maggioritaria chiedendo circa 17 milioni, la prima gara però è andata deserta, quindi dovrà essere rifatta con una base d'asta inferiore, qualcuno (?) parla di non più di dieci milioni. Se si ragionasse in termini pratici, stando all'affitto pagato in rapporto alla ventilata vendita, in soli tre anni si ammortizzerebbe l'importo. Il capitale introitato dal bando sembra destinato alle fogne, per le quali non esiste un progetto, tanto che la Procura si è sostituita al Comune dando mandato a tre ingegneri di fare una doverosa chiarezza nel pastrocchio di merda sversata. Il buon senso, virtù sconosciuta a queste latitudini, visto che non esiste un'urgenza operativa, consiglierebbe di continuare a riscuotere l'affitto. Non sappiamo cosa succederà dopo il 2015 in ragione della scadenza del contratto di concessione della rete, originariamente stabilito dal Comune di Rimini nel 2040, poi ridotto dalle nuove normative in materia al 2015, stessa scadenza dei Bagnini, in questo caso non sembrano arrivare paure asiatiche. La domanda curiosa è tesa a conoscere quale sia l'oggetto del bando, non certo la proprietà delle reti, sembra quindi il solo insistere su aree pubbliche. Che senso ha una gara del genere se poi l'unico a partecipare non potrà essere che il copadrone delle attuali reti? L'impressione che abbiamo è che esista una verità per i cittadini ed una diversa per gli addetti ai lavori. Chiediamo al Movimento a Cinque Stelle di indire subito un Meetup ed una volta acquisiti gli elementi chiarificatori, mettere i cittadini nelle condizioni di esprimere le loro valutazioni, così come recita lo Statuto del Movimento. Vi stanno svendendo tutto, Camporesi dovrà indire una pubblica colletta.