lunedì 24 dicembre 2012

Ichino

Ichino non si candida con il Pd. Uno potrebbe aggiungere un liberatorio chissenefrega, non lo facciamo, pur non avendo altro da commentare. Il campionato è già finito al netto di Zemanlandia, la Città continua a sprofondare, la Rinaldis Ermeti dice che è colpa della Carim, sotto di 40, che non concede salvagenti alle imprese turistiche, vengono indetti a pagamento consigli comunali perchè 32 meno 3 consiglieri ed un Sindaco possano cinguettare tra loro facendosi domande senza risposte plausibili. Qualcuno si è inventato una famiglia di fatto per agevolare il giochino. Bersani non regali Ichino a Monti, è l'allarme lanciato dalle ammiraglie dell'informazione democrat. Repubblica dopo tredici mesi di vergognosa campagna, per la paura di vederselo sfilare inizia a colpire il grembiulino del Professore. La campagna elettorale è cominciata con una lunghissima pugnetta chiamata conferenza stampa, al termine della quale non abbiamo capito un ca.., forse, forse, forse darà il suo splendido timbro di voce a chi sarà in grado di ripetere a memoria l'Agenda Giletti, sembra che il punto forte sia l'Imu Doppia. I sondaggi lo avvertono che il popolo non perdonerà gli affamatori e portatori di tasse inique. In ogni caso, si stanno delineando tre schieramenti, al di là di Beppe. Già questa notizia ci riempie di gioia, conferma tutte le ragioni per votare il M5Stelle, perfino i nemici dichiarati lo considerano un'altra cosa. Due magistrati baresi, quelli che avevano richiesto la condanna per l'Orecchino Sellino, hanno avuto il coraggio di firmare per Grillo, è scoppiato il pandemonio, non riescono però a fare pari con i troppi che l'hanno assolto.Torniamo al giuslavorista Ichino, è chiaro, compreso anche da Bersani che tutta la corrente di pensiero ed azione legata a Matteo non voterà pidi. Il nostro amico Gigi B oltre ad essere un esperto curiale, ce lo aveva chiarito da settimane. Le primarie democrat sono state una guerra senza prigionieri, non era solo questione di premierato, in ballo erano posizioni di potere da conquistare. Chi ha perso deve trovare altre sistemazioni, per i big del partito hanno inventato corsie privilegiate in collegi sicuri che possono essere indirizzati dall'apparato. A Rimini essere un candidato del Magnifico non dovrebbe portare fortuna, meglio avere i voti di Bertino. Quale parte in causa rappresenta il Pidi? Questa è la domanda cui dovranno rispondere Bersani e gli elettori. Uno schieramento che non può essere certo definito la sinistra dei comunisti intesa in senso berlusconiano, una sinistra di stampo merkeliano-europeo, già vecchia, da sei anni si ritrova sotto la casa comune del partito democratico assieme a turbe democristiane non pentite. Non trova una stanza adeguata in Europa, non può certo definirsi laburista, ed allora perchè votarla? Per governare al servizio di Monti e degli interessi che rappresenta, mescolandosi con voti lombardiani, cuffariani, casiniani, finiani, non sono bastate le ingiustizie perpetrate sulla classe debole del paese, con l'intenzione dichiarata di inasprirle? Le primarie sono state l'ennesima bufala, il Bersani vincitore con i voti diessini dell'apparato e naturale alleato di Vendola, diventa un portatore d'acqua per il Monti delle banche e poteri dominanti e fare contento De Benedetti Scalfari? Questo è emerso dalla estenuante lectio professorale del bocconiano, si vergogna oggi del Cavaliere, quello che lo ha nominato e tolto dal dorato anonimato Goldman. Non si presenterà, troppi rischi nel caso prendesse pochissimi consensi, però si mette a disposizione della sinistra per portarla a destra dell'Imu.