venerdì 14 dicembre 2012

Dopo Natale

In tempi di crisi profonda, dopo Natale di solito già arrivano i saldi, non le primarie democrat. La fretta è cattiva consigliera, in questo caso scartati i seguaci di Matteo, il cerchio si restringe. Andiamo per esclusione: l'ex Sindaco non se lo fila più nessuno, eccetto Arlotti che su di lui ha puntato tutto, la Marchioni sono obbligati a rimetterla nel gioco seminarile ma è indifendibile, sembra destinata ad essere la vittima della finta democrazia, anche Biagini la potrebbe battere con le maglie rosse del Ghetto Turco. Gnassi è diventato il problema, non c'entra niente con le primarie, chi può godere del suo debole appoggio notturno perde meglio. La strategia che stanno organizzando è quella di creare un contraltare al Sindaco, la figura più forte è rappresentata da Imola, con il difetto di essere troppo marchiata a sinistra, senza evidenti stigmate cattoliche, per il resto se li mangia tutti. Il tavolo della Petitti non serve, sono altri deschi che preparano la pietanza. Il delegato agli abusi sabbiosi pensava di condurre una cavalcata vincente gettandosi con ardore e tanta ingenuità nel calderone dei bagnini, è scottato ed offeso per le espressioni che rivolgono gli operatori della demolizione coatta. Siamo certi che sta pensando come uscirne, se perde male è in gioco anche il suo incarico per il quale ha già accumulato almeno dieci buone ragioni per le dimissioni. In ragione di questi argomenti con l'aggiunta delle eterne quote rosa o la curia, è probabile che arrivi una novità che mette tutti d'accordo. A Rimini se eleggiamo due deputati, uno è la splendida grillina, scelta con le migliori primarie al mondo. Non vanno bene al Partito di Repubblica, una ragione sufficiente per difenderle e votare. Noi abbiamo già allertato i nostri storici duecentoventi voti, abbiamo l'impressione che ripeteremo il miracolo della moltiplicazione delle croci.