mercoledì 12 dicembre 2012

Un Perdente Vincitore

Ha vinto le Primarie mettendo l'apparato del partito a difesa della casta, si è accorto in fatale ritardo che la casa brucia. Il giorno chiave è il venti dicembre, a Roma, Caltagirone e Montecarlo saliranno sul palco aspettando la voce o la presenza di MarioMenoProvince. E' riuscito a resuscitare il grande centro ennesima piece politica per ricreare la dc del duemila, manca l'affossatore di Juve e Ferrari, per quel giorno è previsto vento. Tramontata l'idea di farsi il proprio movimento, Monti accetterà un passaggio, il pensiero è di arrivare alle vicine elezioni con un 12-13 per cento, con il Dimesso che è riuscito ad impoverire il Paese ma non accorpare Rimini con Forlì. Vanity Fair non vuole uscire, la pressione di banchieri e leader europei è una scusa, il potere una volta assaporato diventa droga letale. L'Italia è un Paese infinitamente più povero di prima, non ha condotto a termine una riforma degna di essere menzionata, ha colpito solo la parte più debole ed indifesa, i sindacati andrebbero chiusi per manifesta incapacità. La stampa ed i blog amici sono scatenati nella raccolta di firme a sostegno, corre il rischio di essere presto dimenticato, l'arrivo del Cavaliere non era previsto, non riescono a trovare una Ruby che lo possa fermare con una condanna. Bersani riesce ad imitare Crozza benissimo, non è mai stato audace ed autonomo nei suoi rari momenti di comprensibile strategia politica, oggi è stranito dalla scontata vittoria. I voti di Renzi dove andranno? Non impegnatevi troppo a riversare bugie e rancori sul MoVimento, sta veleggiando di bolina, troppo facile raccogliere consensi nel mare di merda consegnato. Per rimanere in tema ed arrivare sulle spiagge nostrane da sempre invase da quel fetore sversato, siamo in attesa di una risposta da Gnassi sullo stato delle finanze comunali. La cosa che ci incuriosisce è il report su Fiera/Palas, la notizia del fallimento nazionale di Convention Bureau è un segnale fatale per quello presieduto dallo Skematico Berardi. Caro Robertino non te la puoi cavare con due righe incomprensibili ai più, prova a riempire un comunicato con cifre e previsioni. Non potete lasciare una simil Parma, al povero Panzarotti sono occorsi 10 mesi per capire la mole di debiti ereditati. Non ci voleva un genio come Scalfari per prevedere che il Bocconiano sarebbe entrato nell'orbita centrista, Grillo veleggia al 20%, la Lega ritornata nelle valli amiche si è ripresa, B riuscirà a fermare l'emorragia pidiellina, lo spazio per trionfare si assottiglia. Non cambierà niente ritorneremo al punto di partenza ritrovando l'oca originaria, arriverà un Salvatore indicato dai Poteri Forti, però George non ci sarà più.