mercoledì 19 dicembre 2012

I Comparti di Gnassi

Il primo a sapere che le previsioni urbanistiche sono un diritto acquisito dovrebbe essere Gnassi. Nel caso sorgessero dubbi può sempre rivolgersi al magnifico avvocato difensore della modesta quota immobiliare contraria ai trenini di campagna. La sceneggiata sui Piani Particolareggiati, con un silente delegato, viene interpretata per conquistare la medaglietta delle verginella dei mattoni, quelli del Turquoise erano di legno. Tutto finirà con un'altalena in più o qualche causa persa, ammettendo che con questi chiari di luna bancaria qualcuno voglia spendere soldi per case che non si vendono. Le colate di cemento sulla Città portano a responsabilità precise, è una presa in giro raccontare che i comparti sono stati rivisti. Le 88 varianti delle due precedenti legislature, per molti fortunati hanno rappresentato il bollino dell'edificazione, senza problemi di nessuna natura. Alle volte il meridiano politico ha la sua influenza. Per onorare serietà e storia è ingiusto addossare le colpe al nemico Melucci ma dare a Giuseppe quello che è di Chicchi, in qualità di grande confezionatore dell'unico variatissimo Piano Regolatore, ancora vigente dal 99. I comparti, sui quali fanno finta di litigare, indicati come unici responsabili degli orrori urbanistici, risalgono a quella preistoria temporale. Da allora è stato un continuo variare per grandi e piccole opere scelte con perfetta precisione. E' chiaro a tutti i pochi cittadini che ancora si interessano del personaggio che l'importante per lui, è mantenere intatta l'immagine proiettata, il resto...è festa. Il suo rapporto con Chicchi può essere un tema degno della patetica trasmissione D'Urso, qualche anno fa il vostro Sindaco ebbe da Chicchi una inutile esortazione ad andare a cercare un lavoro, poi sono mutati gli amori ed umori con Melucci, cambiate le posizioni ...è diventato Sindaco. Quando per fare uno Stadio sarebbero serviti 4000 appartamenti, Gnassi non avendo ancora trovato l'impiego auspicato da Chicchi, faceva il Segretario Provinciale del Partito, con il forte appoggio di una esordiente Petitti. Abbiamo contato due silenzi. Un quadro opportunistico che si riflette anche sui candidati parlamentari e le sparate sulla necessità di presentare volti nuovi. Ci voleva molto meno per mettere all'angolo del seminario la Marchioni, da lui allora voluta, permettendo a Ravaioli una giusta critica. Il Dottore in pensione ha ricordato al Giovane che da 25 anni mangia con la politica, lui qualche volta è andato alla mensa dell'ospedale. Se vince Imola, sa bene che arrivano i giorni della merla, è in atto, con ritardo, l'intenzione di fargli chiudere al più presto una carriera che non doveva neanche tentare di aprire, come una partita iva.