venerdì 7 dicembre 2012

All'Asciutto

Ci siamo accorti questa mattina in Redazione che eravamo all'Asciutto di notizie per compilare almeno un articolo. Il Cavaliere è costretto a ridiscendere in campo, lo chiedono in tre, compresa la Santachè custode domiciliare di Sallusti. Bersani e l'Apparato vincente si comportano da padroni senza avere superato l'esame elettorale, il povero Matteo si accorge del gulag che gli preparano i postcomunisti. O si accontenta di un ministero allo sport fiorentino oppure fonda giustamente un'altra forza politica, uno su due dei suoi elettori non voterà pidi, l'altro ci sta pensando. Non possiamo più ricorrere ai temi demaniali intesi come sfacciati promo ai bagnini, il cartellino che ci ha sventolato il Cancelliere è come quello di Chiellini. Che colpa abbiamo noi se in questa Città non sanno fare od inventare altro che non sia saraghina politica? Anche l'annosa questio sui Signori della Sabbia costretti ad acrobazie tra una commissione ed un viaggio della speranza sembra sia scaduta nel grottesco come tutte le cose serie di questo Paese. Un nostro amico della sinistra rossa ci invita a colpevolizzare le parti politiche (tutte) che hanno sostenuto sfacciatamente la categoria, per non lasciare gli pseudo imprenditori nelle loro mani. Dobbiamo per forza tirare fuori il diritto d'insistenza che abbiamo acquisito su questo tema. Da almeno quattro anni siamo i primi ed unici che lo trattano, quando nessun giornale di casa e curia aveva mai pensato di sprecare una riga ma di continuare ad ospitare la tanta pubblicità che le Oasi fornivano. Il fronte si sta sgretolando, il pericolo maggiore per i favoriti è che i cittadini si impadroniscano dei temi legati a questo scandalo pubblico, poi decideranno con la loro testa e voto. E' stata la grande intuizione di Grillo, se qualche Favia e Salsa rimane per la strada è una sana epurazione. Sono i tanti miracolati diventati semifamosi nell'isola dei fuori onda, nel futuro i pericoli aumenteranno in proporzione alla valanga di voti che premierà l'unica alternativa del Paese. Il Premier Pigi gira e viaggia come fosse incoronato, George ha esaurito la sua funzione, la Consulta alla unanimità ha dichiarato che origliarlo telefonicamente è cosa sbagliata oltreche pericolosa per le verità. Al povero Ingroia non resta che diventare parlamentario. Le ragioni per le quali Vitali e Gnassi in rigoroso ordine di sparizione politica si sono accodati al nostro pensiero, subito dopo Biagini, sono semplici. Il cocktail sabbioso è composto da diverse componenti: sociali, politiche, giudiziarie, più viene agitato meglio l'opinione pubblica si rende conto di cosa si nasconde dietro la simpatica faccia dei nostri fornitori di brandine ed ombrelloni, ma soprattutto quale risorsa potrebbe essere per il nostro rilancio turistico un uso moderno ed innovativo della spiaggia. Questo per noi è il tema fondante. Aspettiamo che i nostri preferiti se ne impadroniscano pienamente, diventeranno i padroni di Rimini, noi ci contiamo, degli altri vorremmo non parlarne più.

P.S.
Qualcuno si ricorda che abbiamo avuto per dodici (12) anni un Sindaco di nome Ravaioli?