mercoledì 27 febbraio 2013

Affiora la Verità

Quando abbiamo aperto questo Blog, quasi dieci anni fa, assieme ad alcuni amici, eravamo per i democrat gli unici delinquenti che non volevano uno Stadio Nuovo per ventimila persone a fronte di soli 4.000 mila appartamenti che oggi avrebbero ingrossato il palmares delle banche. Mentre i compagni di Rifondazione prima di rifugiarsi dietro al sonnolento e disciolto Ingroia, assieme alla destra di Renzi erano d'accordo. Del Pidielle non vogliamo più parlare i cittadini hanno espresso il loro parere, bisogna rispettarlo. Speriamo sia stata l'ultima volta che si presenta il Nano truccato. Le rappresentanze economiche a Rimini sono state una appendice del poltronificio, chi urlava leggermente più forte veniva ricompensato con una presidenza del....Caar. Pensate ad esempio che un personaggio come Bertino Astolfi assieme ad un manipolo di consiglieri Fraternali, Allegrini, Petitti, oggi nel clubino antimattonaro, qualche anno addietro per fare un campetto di calcio a Bellariva/Ghetto Turco, lottarono contro il Sindaco Ravaioli, tanto da imporre una riunione nel Pidi per realizzare il progetto, comprensivo naturalmente anche di 1200 appartamenti per la contropartita immobiliare. Ipocrisia indegna di una classe politica, oggi parlano come se a Rimini avesse governato Camporesi, i protagonisti del passato da Vitali, Gnassi, Arlotti, Melucci a Petitti&Bernabè, sono gli stessi di oggi, hanno iniziato gli atti di contrizione auspicando il dialogo. Non basta per essere credibili, occorre una salutare epurazione. O la fate da soli od andiamo prestissimo alle elezioni, per voi una amara eutanasia  Quelli, (pochi) come il sottoscritto che contestavano metodo e merito, sono stati allontanati come pericolosi sovversivi. Si può capire quanta felicità arrechi un successo che può ribaltare il camion politico riminese. Il dispositivo della mia condanna è l'articolo dell'Unità che ho pubblicato, un vanto. I vostri mattoni sono fuori moda come il partito che vi rappresenta al meglio. I salotti dell'opportunismo vanno ripuliti, ha ragione Beppe, di sindacati come questi i cittadini ed i lavoratori non sanno cosa farsene. La paura vi attanaglia, tutte le rivoluzioni anche quelle pacifiche qualche vittima la devono prevedere, prima di fare pari con tutti i suicidi che avete provocato, ce ne vuole. Mandiamoli a casa, sapendo che oltre ai danni economici stanno distruggendo anche il tessuto sociale di questa città. Diventano sempre di più i Riminesi che ci chiedono per quale motivo devono pagare i debiti di Areadria o quelli di un Palas sempre vuoto o di una Fiera che divide per tre, una manifestazione una volta oceanica. Il mantra politico serio si chiama riformulare un nuovo piano di sviluppo, partendo da un vero Piano Strutturale e da un Bilancio che si faccia carico delle pazzie realizzate. Se vedrete Comitati con Bertino, Fraternali o Bernabè, significa che il lavoro di pulizia è cominciato. Occorre arrivare ad una gestione della cosa pubblica come fosse di tutti, i bilanci rigorosamente in attivo, niente feste o patacate da strada, La politica al servizio dei cittadini, società dimezzate nella composizione e nel numero, cinque assessori sono più che sufficienti con un Sindaco vero, la Giunta ed il Consiglio Comunale devono riunirsi una volta alla settimana non per scambiarsi papelli tra parenti di fatto, ma per realizzare il programma vincente. Ambiente, servizi, turismo che parta da una spiaggia rinnovata e moderna in sintonia con quello che resta del comparto alberghiero. Gli albergatori facciano il loro mestiere, non può essere un merito per diventare Urbanisti di Palazzo. Il Piano Strategico venga riconsegnato, senza ringraziamento, ad Ermeti, torni a fare il lavoro che lo ha reso celebre per Gnassi. Meno costi, burocrazia e servizi più efficienti. Una richiesta al Comune non può diventare una storia senza fine. per avere una autorizzazione edilizia non si devono sovrapporre quattro cartografie e poi vince chi dice il dirigente. Il mondo imprenditoriale nelle sua accezione migliore (Focchi), deve collaborare, senza imporre niente, hanno troppi peccati da scontare. Sono spariti anche i soliti noti, si apre una fase nuova, siamo ottimisti, non tutte le crisi vengono solo per nuocere. Può nascere una Città, fondata sulla meritocrazia imprenditoriale, se ha le fattezze di quella esistente tanto meglio. Intanto mandiamo a casa Gnassi ed il mondo che rappresenta, non è forse il più colpevole ma quello lasciato in ostaggio. Non può essere che decine di milioni di debito per Areadria vengano pagati dai cittadini. Vi facciamo il Politometro, vediamo cosa viene fuori.