lunedì 18 febbraio 2013

La Montagna ed il Topolino Cgil

Il Nuovo Piano del Lavoro 2013 secondo la Cgil. Il titolo significa che i precedenti sono stati fallimentari come fossero studiati sulle piste del Fellini. Oltre 9 milioni 186 mila ore di cassa integrazione del 2012, sembravano un record difficilmente battibile e invece anche in questo 2013 la corsa sembra non fermarsi: a gennaio 2013 oltre 700 mila ore, rispetto alle 400 mila di dicembre e alle 223 mila del gennaio 2012. E poi ci sono altri indicatori, non nuovi, che testimoniano delle difficoltà (?) del territorio: l'8% di disoccupazione col picco del 12,1% femminile, il numero di cassaintegrati equivalenti (un esercito di 4400 persone), le domande di indennità di disoccupazione (6.994 ordinaria e 13.834 straordinaria). Per non parlare del nero: il tasso di irregolarità nel lavoro è passato in provincia dall'81,2% del 2011 all'89% dello scorso anno (in regione la media è 81,9). Questi i numeri messi in fila dalla Cgil di Rimini che sabato ha presentato alla stampa (ed oggi lo farà con istituzioni e categorie) il Piano del Lavoro 2013. Delle soluzioni ne parleremo brevemente, il nostro sindacato, solo per nostalgia canaglia, rimane come una cozza attaccato allo scoglio del partito di riferimento. Il tempo passa invano, i rituali sono gli stessi, ogni tanto bisogna fare vedere che i prelievi mensili dei pensionati ancora in vita non sono sprecati. I camussini locali che non possono più aspirare ad un assessorato provinciale, hanno presentato un Libro, senza azzardare una timida riga di rimprovero per i loro eletti. Le colpe sono ben individuate come fosse una fatica letteraria del Partito di Repubblica fondata sui Democrat. Ci fermiamo quì, non siamo incazzati solo per non essere stati invitati alla presentazione del Libro sul Lavoro che non c'è più, anche se tiriamo il doppio del giornale di casa pidi, ma per un rituale che riecheggia i piani poliennali sovietici. Per anni, all'infuori di qualche uscita sullo scandalo del lavoro nero che penalizza le agonizzanti aziende locali, non si hanno notizie di denunce sullo stato penoso dell'economia riminese e della scandalosa assenza delle amministrazioni locali. Qualche sindacalista di casa ricorda che il Piano Regolatore ancora vigente in questa allegra capitale del turismo sparito, data 1965? La Variante Generale, primo grande inciucio della storia urbanistica riminese, è del 1975, poi solo tentativi abortiti perchè le varianti erano più funzionali e tutte stranamente lecite. Nel libro non era il caso di inserire la pagina delle fogne? Hanno nominato un altro perito, sono più dei chiusini da controllare. Un monitoraggio della compravendita di alberghi e negozi viene proposto come grande novità dalle nostre scienze sindacali. Sempre in perfetto orario con i tempi compagni? E' una presa in giro o non sapevate cosa scrivere? Legalità, prevenzione, mercato del lavoro e appalti, controllo del territorio e sicurezza urbana per contrastare il degrado di alcune aree, parole d'ordine che come l'acqua calda vanno bene per tutte le pelli sensibili. Però..alla fine arriva un passaggio capolavoro di equilibrismo sindacale. Il tema delle concessioni balneari: la Bolkestein potrebbe (?) essere l'occasione per affermare l'idea del demanio marittimo come bene di tutti a naturale vocazione turistica e da tutelare anche sotto il profilo ambientale e della qualità dell'offerta. Allora, che siano aste pubbliche o bandi, il Governo dovrà mettere dei paletti chiari per ridurre da un lato il peso della rendita e dall'altro privilegiare chi vuole investire evitando anche l'arrivo di soggetti intenzionati a speculare. Del ruolo del Comune di Gnassi nemmeno un cenno, potevano evocare la Regione di Errani e..Melucci, niente. Le colpe sempre del puttaniere nemmeno citato tanto si capisce. Urbinati, bontà sua, ha anche posto l'accento sulla mobilità: l'aeroporto, ha spiegato, è fondamentale per il territorio e non può essere abbandonato, 34 milioni di debiti possono essere divisi tra gli iscritti. Prioritario anche l'annunciato sbarco a Rimini dell'alta velocità dei treni e i lavori di riqualificazione della SS16. Ha avuto il buon gusto di non nominare il Trc, era troppo anche per un Sindacato di Rimini, il nostro.