mercoledì 20 febbraio 2013

Artigiani del Fellini

Ci spiegate come fate a pagare il teorico artigiano elettricista che deve avere 200.000 euro? Questo è il primo problema, se non si risolve non si può passare al secondo che è un creditore più forte. Sentire parlare ancora di privatizzazioni è  come evocare l'internazionalizzazione dei debiti. Ci volete raccontare cosa ha portato il connubio con S.Marino? Sono arrivate più Fiamme Gialle? Non potete tornare nemmeno alla grande idea (la migliore) di Nando Fabbri di costruire condomini in volo. Era un assurdo urbanistico, meno grave di quello che valutava e caldeggiava uno Stadio a Rimini, per non meno di ventimila persone, ad un prezzo pari a 4.000 appartamenti. Sono ancora reperibili le proposte degli imprenditori e le localizzazioni, sempre attraverso lo strumento strategico, vigente, delle varianti. Sono tutte proposte che avevano un unico denominatore politico, quel partito che sembra sulla strada della scomparsa. L'altra strada è quella che i soci pubblici garantiscano un fondo annuo di gestione, cercando un soggetto gestore, significa, stando ai debiti accumulati, più i contributi concessi, una spesa di quasi 10 milioni annui. La soluzione delegata ai nuovi maghi della finanza creativa riminese non può essere uno spin off con magia incorporata. Prendere i debiti di Areadria e farli magicamente comparire...nella Holding? Lasciate stare Fiera/Palas, il Magnifico può giocare con inermi consiglieri, ma la verità prima o poi esce. A Rimini sempre molto poi. La Regione non può tirarsi fuori dal pasticcio che ha provocato, non vogliamo essere come il procuratore bolognese che non ha gradito l'assoluzione emersa, rimane il fatto che i casini nostri sono frutto anche delle indicazioni bolognesi che hanno sostenuto un concorrente(?) forlivese. Certo avere un Sindaco come Gnassi ed un Presdiente come Vitali non induce a molte speranze di un salvataggio di Via Moro. Perchè non si rivolgono ad Hera con gli ottimi rapporti instaurati? Melucci non ha ancora parlato. Aspetta di contare i voti grillini e poi aprire una discussione sul futuro in questa Città, che la contessa democrat vede brutto. L'elezione della Petitti sarà festeggiata solo in casa Bernabè. Non si può dire che l'Assessore Regionale finalmente regalato, abbia portato fortuna, il suo ramo è scomparso, le previsioni sono da tocco ai coglioni, ce ne sono ad iosa, ma una domanda è lecita. Può il nostro territorio rimanere senza uno scalo? Se la risposta è negativa, occorre resettare il passato, presidente, amministratori, consulenti, addetti propaganda e creare una Società chiedendo una moratoria dei debiti ed un piano d'ammortamento serio, molto serio, terribilmente serio, considerando che non può essere il Pubblico che rappresenta i cittadini a fottere gli stessi. Se poi qualche controllore finalmente si occupasse del caso e volesse stranamente vederci chiaro, siamo disposti a fargli da consulente, non gratuitamente.