Tra le Braccia

La rimonta di B ha scompaginato le strategie della sinistra tiepida accompagnata dal corista sanremese. Monti era partito con il vento sondaggista e l'amorevole cura di tutti i giornali. Ancora è il più presente, ma citato per danni. All'inizio della sua salita politica gli veniva pronosticato un abbondante 20% con enormi possibilità di salire. Avere tra le palle centriste arnesi come Fini e Casini non gli ha giovato, sarebbe stato l'ideale leader di un rinnovato partito di una destra italica presentabile. E' diventato l'acerrimo nemico del Cavaliere che lo sta sbranando. Siamo ad un bivio elettorale, più si presenta meno lo votano, mentre il presidente del Balo veleggia a due goal a partita, uno regalato da Bersani. La scelta di Berlino come luogo dal quale pronunciare quelle frasi affettuose per gettarsi Tra le Braccia di Monti è stata disastrosa, ha obbligato il corista ad emettere un falsetto scandalizzato, promettendo di non abbandonare la cigielle. Il nostro sindacato, per antico affetto, pur composto da persone molto anziane non crediamo abbia contratto le senili malattie della memoria politica. Stanno riuscendo benissimo a perdere. Il Senato è andato, si battaglia per la Camera. Se non li puoi battere, unisciti a loro. È questo il ritornello che risuona in testa alla coppia di fatto, dando corpo e sostanza a quella che, in fondo, era parsa la soluzione più realistica fin dall'inizio della campagna: una bella e disomogenea coalizione di centrosinistra, nella miglior tradizione dell'ingovernabilità prodiana. Un altro grande errore del Professore è stato non imbarcare Giannino, per colpa dei vestiti improponibili. Usano perfino l'Arma Renzi inviandolo nelle aree più pericolose, una sorta di imprimatur a babbo morto per la prossima, vicina segreteria. Berlusconi rispolvera la terribile parola inciucio mentre usare la visita alla Culona per aprire a Tasse per Tutti ci è sembrata una mossa sadomaso piacentina. Intanto Sanremo 95 è crollato sotto la soglia di visibilità, si consolerà con Montagne Verdi