sabato 23 febbraio 2013

L'Imu del Cavaliere

Mamma mia che incubo ieri notte! “Fine dicembre 2011, mi trovavo nella mia prima e unica casa quando una banda di ladri, di soppiatto e armata fino ai denti, è entrata e ha rubato tutto quello avevo. Da quell’istante ho trascorso i momenti peggiori della mia vita. Vivevo di stenti e fatiche per risollevarmi dai danni che avevo subito e per mettere insieme qualcosa da mangiare. Gran parte delle giornate le dedicavo a condannare quell’infido gesto che i malfattori avevano compiuto. Questa la vita che conducevo ogni giorno. Poi, a distanza di un anno da quel triste momento, ecco che uno dei componenti della banda, il più tracagnotto, quello che contava più di tutti, mi ha contattato e fatto una proposta: sono disposto a restituirti tutto quello che ho rubato con gli altri, ad una condizione pero: dovrai darmi quello che ti chiedo. Rimasi stupefatto dalla proposta. Con che coraggio, sfrontatezza, invereconda faccia da K quel losco individuo ha il coraggio di ripresentarsi davanti a me. Evidentemente la spudoratezza non ha limiti. Prima mi ha messo in ginocchio e oggi ha pure il coraggio di ricattarmi. Maledetto, infame. Come può credere che io possa avere fiducia di uno che prima mi ruba quanto di più caro e poi, dopo tantissimo tempo, ritorna e si dice disponibile a restituirmelo? Con che testa ragiona, pensai tra me e me. Quali sono i suoi obiettivi? E mentre il sangue iniziava ad irrorare la testa con una pressione altissima e mentre mi preparavo a stenderlo con una mazzata, con la piena volontà di frantumargli quella sfilza di denti quasi bianchi messi in risalto da un sottile sorriso, tipico di chi ti vuol prendere in giro, mi sono svegliato. Ero sudato fradicio, arrabbiato, con il cuore che batteva a mille, contento però di aver fatto solo un terribile sogno e prontissimo per una bella avventura romana".
Capetamilla 2006