giovedì 7 febbraio 2013

Vincere e..Vinceremo

La mussoliniana affermazione con la catastrofe bellica ha deciso il destino italiano, quella scelta scellerata è stata dettata dalla convinzione che si potesse barare la realtà seguendo psicolabili maestri. La dimensione economica del Paese inizia ad essere paragonabile a quei momenti con la differenza che si sta velocemente regredendo dopo anni di accettabile anche se disomogeneo benessere. La situazione odierna è la sintesi del fallimento sociale, mai come adesso e nel futuro prossimo si noterà la differenza abissale tra le due Italie. Il federalismo non viene più citato da nessuno dopo un breve periodo nel quale sembrava essere diventato il vangelo di tutti. Perfino i post comunisti, improvvisamente forti al sud, usavano temi indispensabili per un risanamento sociale. Non parliamo più della Lega, obbedendo ad un fioretto, dopo avere subito una delle tante disillusioni, pensavamo che i cerchi magici fossero solo i tavoli sindacali del Bounty. Come si dice in termini leggermente volgari si sono fatti mangiare il pisello federalista dalle mosche. Un pericolo che possono correre tante altre novità politiche, anche se la strutturazione apparentemente eterea è più difficile da contaminare. Governano ancora quasi niente, ma la prova che aspetta il MoVimento sarà difficile da superare. A Parma passato il primo momento di naturale sbandamento hanno preso il pallino dei debiti in mano. A Rimini si devono organizzare velocemente, il Giovane si dissolve con la stessa velocità con la quale è apparso nel firmamento degli inadatti al ruolo. Stiamo vivendo un periodo di oscurantismo politico ed economico, la situazione è gravissima, non si riesce ad impostare nessuno discorso con amici e parenti senza essere interrotti da storie di recente miseria personale e familiare. Sorge il sospetto fondato che la casta anche quella di infima classe come la nostra sia impermeabile alla realtà. Sentiamo imprenditori di grido che parlano di calcio quando le maestranze sono in cassa integrazione o non ricevono stipendi da mesi. Crediamo amici grillini sia arrivato il momento di uscire dal numero dei parcheggi o dalle polveri che ci inquinano per affrontare con gli strumenti della sana politica un cammino di speranza per la Città. Abbiamo pubblicato uno scritto dettagliato sulle cose più urgenti da fare in campo urbanistico, edilizio ed ambientale. Abbiamo parlato di mattoni, ma quelli sani e necessitanti per migliorare la città, dare il via ad un settore agonizzante, la differenza tra le vecchie e nuove amministrazioni passa anche da questa cruna. Non si può bloccare tutto dopo avere permesso anche di più, un Piano Strutturale serio doveva pensare a questo, non inventare il nomadismo alberghiero quando oltre la metà degli stessi esercizi non aprirà. Siano sicuri di spendere ancora parole al vento di garbino, la dimensione degli interlocutori è talmente bassa e legata a poteri scomparsi che non raccolgono i messaggi scomodi. Aspettiamo quelli più rumorosi della Cna. Caro Tore l'hai votato anche se poco convinto, adesso?? .