giovedì 28 febbraio 2013

Non è Moda

Il grillismo non è moda. I giornalisti hanno riportato che solo dopo insistenti richieste Grillo si è presentato sul cancello di casa. Ma non erano interessati a cogliere il significato di quell'incontro. La volontà di Beppe di presentarsi in modo alternativo, senza conferenze stampa, filtri, domande preconfezionate, è presto diventata un dialogo tra sordi, l'attenzione non era indirizzata agli aspetti fondamentali del suo messaggio, i sottotitoli erano in politichese. Dopo le incaute aperture iniziali abbiamo visto lo schifoso mondo dei nemici assumere le sembianze degli adulatori. Repubblica, Corriere, Stampa hanno fatto una tardiva  gara nel riscoprire il personaggio. Il 47 morto che parla, rivolto a Bersani, ha gelato il loro usuale marchettificio. Per mettersi in sintonia con Grillo, bisogna prestare attenzione alle premesse di carattere culturale su temi decisivi come: verità, solidarietà, regole, che finiscono per creare un'approccio completamente diverso alla politica intesa come servizio ai cittadini. Tutti hanno la possibilità di fare parte della comunità, anche i bagnini, ma nel rispetto delle regole, concetto ripetuto ad noiam. Una come la Petitti per fare un esempio nuovo, invece di sprecare copiate riflessioni, potrebbe, senza dire niente a Tonino, prendere carta e penna intestate al popolo italiano e donare alla Caritas la quota onorevole superiore ai 2.500 euro. La Giulia Sarti non si offenderebbe per la copiatura. Volendo strafare, in qualità di segretario provinciale, potrebbe costringere qualche centinaio di personaggini inutili come le province a fare altrettanto. Cagnoni non rivela i suoi dati sensibili. Sarebbe un modo stupendo per avviare il dialogo con il MoVimento. Dovrà poi consegnare degli avvisi di sfratto, ma questa è una storia diversa. Aperto il portone, si innescherebbe quel meccanismo virtuoso che Grillo invoca di continuo. Il secondo step è andare a mettere il redditometro in tasca ai politici passati e presenti, fino al sesto grado senza saltare le/gli amanti. Per chiudere sui costi della politica, come li chiama Gargamella, con un linguaggio vetero comunista assolvente le dazioni, il terzo e quarto punto sono rispettivamente i contributi ai partiti ed alla stampa. Se siamo in sintonia con questo si può procedere. Siamo più che sicuri che l'Apparato Pidi non li prenderà neppure in considerazione, l'apertura al dialogo è solo tattica per affermare che con Grillo non è possibile trattare. Se un parlamentare guadagna il doppio di un operaio, opererà perchè i Boiardi di Stato, Province, Regioni e Comuni guadagnino come lui, facendo pulizia delle dorate pensioni, ma anche dei tanti vecchi colleghi che con la politica si sono arricchiti. Per oggi basta.

P,S,
Per NewsRimini le elezioni non ci sono state. Più importante il Master Plan di Gnassi