sabato 9 febbraio 2013

Carrozzeria Bertone&Bagnasco

Il Segretario di Stato Bertone Tarcisio non sembra molto preoccupato dei rapporti incestuosi tra lo Ior del suo fedele Cipriani ed il Mps del compagno Mussari. Non è esistito scandalo piccolo o grande, vero o falso nel quale la banca vaticana non abbia fatto la sua comparsa. Dopo le sacre doglianze, nel peggiore dei casi si cambiava presidente, il perdono bancario è una grande opportunità. Si apre con le parole di mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, la mostra a Castel Sant'Angelo dedicata al Cammino di Pietro nell'ambito di quell'Anno della Fede indetto da Benedetto XVI in coincidenza del 50esimo anniversario dell'apertura del Concilio Vaticano II . Con Bertone sul red carpet all'ombra della Mole Adriana è un tripudio di ministri e porporati, tonache e feluche, reverenze ed eccellenze, richiama una alleanza forte tra credenti e non credenti, senza cui non può reggersi né una democrazia, né l'intera società. Quello del card. Bertone è un incoraggiamento all'impegno per il bene comune che, a poche settimane dalle elezioni, acquista anche un sottotesto "politico" che va nella direzione di un invito all'unità tra cattolici e laici. Mentre il Capo della Cei si stacca da Bertone vicino a B, sparando un siluro contro Silvio, affermando che gli italiani, non si faranno abbindolare dalle promesse elettorali su fisco e condoni, il Pidi che cita la Chiesa solo per convenienza, incassa. Non riferiamo quello che ha detto sui gay e sull'arretramento europeo che Monti non deve seguire. Ha però pontificato che le priorità per il prossimo governo italiano sono il lavoro, la famiglia e le riforme dello Stato. Timido ma convinto applauso