venerdì 22 febbraio 2013

Il Grillo di D'Alema

La dependance giornalistica di Rep, un resort di lusso per scalfariani chic si chiama Huffington Post per scimmiottare quelli veri ma americani. La disperazione di non avere neanche questa volta indovinato ne Bersani tanto meno Full Monthy, li ha condotti da D'Alema. Se c'è uno skipper portatore di sfiga è proprio il Migliore, non andremmo neanche sul moscone di Bertino con lui. Beppe Grillo è un Silvio Berlusconi più giovane, il Leader Massimo non ha dubbi e lo conferma in un'intervista oggi all'Unità, l'unico giornale che riesce a pubblicare le sue modeste opinioni. Ha un grandissimo rispetto, non ricambiato, per le tante persone che scendono in piazza intorno a Grillo e per il sentimento di protesta, ben comprensibile, che li anima. Ma Grillo ha contribuito molto a fare di questa campagna elettorale un momento di rissa, in cui i problemi del Paese sono stati totalmente rimossi. Stiamo assistendo a un passaggio di testimone tra Berlusconi e Grillo, che appare un Berlusconi più giovane, più trasversale, ma con un'impronta simile. Queste le parole del Migliore che hanno purtroppo riversato sul MoVimento un'altra tonnellata di voti solo per la sana antipatia che il personaggio incorpora. Basta, state zitti, non siete solo circondati, ma ci state creando un sacco di problemi e di voti, il blog di Grillo non riuscirà ad ospitarvi tutti. Abbiamo con piacere letto che una persona intelligente come Stefano Benni è uno di noi. A loro lasciamo volentieri la famiglia Letta con i discendenti riminesi. La cosa più allarmante ripetuta dal Migliore è l'auspicio della necessità di un dialogo tra il Suo Pidi, concesso in accomandita semplice a TintoPigi ed il MoVimento rappresentato dai parlamentari grillini. Amici eletti, ci promettete di riservargli l'epiteto di casa? Il Paese ha bisogno di uscire dalla rissa, dalla contrapposizione violenta, che non farebbe altro che aggravare le difficoltà che già l'Italia sta vivendo. Un altro convertito al dialogo è Miguel Gotor, capolista del Pd in Umbria per il Senato e intellettuale(?) di riferimento di Pier Luigi Bersani. Il professore lo dice oggi in un'intervista al Fatto Quotidiano. E spiega il significato dell'espressione 'fare scouting ' tra gli eletti del M5s, enunciata ieri dal leader del Pd : "Dopo le elezioni, 'esplorare' la qualità e il senso di responsabilità della loro rappresentanza parlamentare, verificando nel merito le loro posizioni", con la speranza che tra il comico genovese e i grillini eletti ci possa essere una distinzione. Cittadini del MoVimento in Parlamento non vi farete rilasciare un certificato di idoneità morale da D'Alema? Si sono accorti che stanno clamorosamente perdendo, resta da stabilire il risultato finale, è già iniziato il giochino comunista delle lusinghe, derivati, promesse, il buono appena arrivato ed il cattivo Beppe. Tutto come da copione largamente previsto. Ironizziamo per adesso, le cose non saranno sempre così facili, sono ancora in grado di mettere insieme una serie di sbarramenti e regali da fare impallidire. In gioco è il vecchio e corrotto Paese contro una prospettiva che non possiamo fallire. Intanto votate poi vedremo.