martedì 5 febbraio 2013

Due Banche

Lo scandalo Mps ha avuto un prologo che è terminato con lievi condanne a ConsorteUnipol ed un rinvio a giudizio per i F.lli Berlusconi, per avere diffuso la cassetta con le urla felici di Fassino, dopo avere appreso che i Diesse avevano una Banca..più grande. Non sono mai stati chiariti tanti aspetti di quella lontana vicenda, il processo a Penati, quando si farà, potrebbe aggiungere qualche particolare inedito solo per chi non conosce l'organizzazione comunista. Le vicende Mps appaiono, ai più avvertiti, come la rivincita di Consorte, uno degli uomini più potenti del post comunismo emiliano romagnolo e ben oltre. Il progetto dell'ex padre padrone dell'assicurazione obbligatoria per i comunisti, doverosa dopo, era di fondere Mps con Bnl incassando qualche centinaia di filiali, quando ancora erano piene di gente in fila in attesa di sottoscrivere i derivati. D'Alema era in regia, a Fassino dedicavano per cortesia qualche telefonata senza raccontargli tutto, mentre Ceccuzzi segretario Ds senese era pressato perchè convincesse Mps a schierasi nell'affare(?). La risposta del loro Petitti fu in quel caso ammirevole, saremo anche medievali ma sappiamo usare le calcolatrici. I dubbi sulla capacità calcolativa sono caduti con i derivati. Consorte non vuole infierire sui vecchi rivali, la composizione genetica del personaggio non gli permette oltre, il suo comportamento nei confronti del Partito è stato gregantiano e l'apparato è stato molto attento a non calcare la mano. Ha solo affermato che le cose non sarebbero andate così se gli avessero dato ascolto. Lo conosciamo, non abbiamo dubbi, ha solo sbagliato compagnia.