sabato 23 febbraio 2013

Un Coccodrillo

LinKiesta brillante giornale on line di arte democrat ma non troppo è saltata. Sembra che il casus belli siano state le "incomprensioni" sul famoso finanziatore Caymano di Renzi. Non ci crediamo. Hanno solo anticipato quello che succederà alla sinistra, più o meno salottiera, dopo i risultati. A furia di dirlo siamo convinti che il lunedì 25 febbraio entrerà nella storia italica, la Rai si è già dichiarata impossibilitata a fornire exit poll salvifici per Monti&Bersani. Eravamo zeppi di date tragiche, attentati, disastri ambientali, stragi di stato o parastato, G8, per la prima volta si potrà festeggiare una democratica rivoluzione. Comunque vada sarà un successo. Il Cameriere Caldarola è rimasto con i piatti in mano, stretto tra l'antica osservanza del menù comunista ed il nuovo che avanza che non può celare. I pronostici di regime su Grillo sono contraddittori fra chi pensa che farà il botto e chi crede a percentuali meno clamorose. Anche Berlusconi oscilla su dati che segnalano una rimonta, ma solo rispetto alle cifre bassissime di quando il candidato era il pallido Alfano, mentre sembra assai poco probabile immaginare che il Cavaliere stia ripetendo il miracolo del 2006. Ingroia si barcamena al limite della sopravvivenza al sonno. Giannino ha fatto Tafazzi. Il tema che interessa molti è il risultato del Pd. La classe dirigente di quel partito dovrà interrogarsi e mentre lo fa avviandosi versa le Case, avendone molte, penserà di avere ritrovato il bandolo della facile matassa con l'elezione di Renzi che avrebbe rottamato anche Bersani dopo D'Alema e Veltroni. Può ritornare a saltellare vicino a Della Valle. Molti sono convinti, anche noi, che con Matteo candidato premier sarebbe stata un'altra gara. Berlusconi non si sarebbe presentato, Grillo non avrebbe cavalcato indisturbato per 14 mila chilometri di voti, trasformando il camper in santuario cui rivolgere disperate preghiere. Il pidi partito senza avversari ha trovato sulla strada un personaggio che ha interpretato al meglio i desideri, le vocazioni, le speranze dei cittadini italiani regalando emozioni che nessuna sinistra aveva mai suscitato. Senza non si vince ed è giusto così.