domenica 10 febbraio 2013

l'Imu dei Bagnini

Fuori posto, l'ennesima uscita del delegato trombato alle primarie, porta ad interrogarci sulle vere ragioni che l'hanno prodotta. Dopo mezzo secolo di immobilismo demaniale, siamo arrivati al punto che le cabine e gli ombrelloni (aperti) debbano essere assoggettati all'Imu. A quando la tassazione degli ombrelli? Andando per ordine, va detto che generalmente il casino genera confusione, siamo arrivati al punto di non ritorno. Volendo giocare all'interno di questa commedia, non si può dimenticare che esiste una questione aperta rappresentata da un bar sulla spiaggia da acquisire perchè ritenuto di difficile rimozione. La cosa è fondamentale in quanto si entra nelle solite strumentali esternazioni di presidenti che fanno riferimento al niente, stabiliscono loro la competenza di altri. Gli altri sarebbero Comune di Rimini e Servizio Tecnico Regionale che dovrebbero indicare formalmente quanti sono i bar o altri tipi di concessioni che in ragione delle loro caratteristiche costruttive, una volta riconosciuti di difficile rimozione, dovranno essere acquisiti come pertinenze dello Stato. Il resto, come l'aspetto catastale, ci sembra davvero una barzelletta, il frazionamento in se non prova nulla. Sulla questione c’è un particolare che sembra essere trascurato. Nella normativa catastale gli stabilimenti balneari sono da censire come immobili di categoria catastale “D” (immobili speciali). La normativa vigente dell’IMU, per l’anno 2013, prevede che l’imposta derivante dagli immobili di categoria D è riservata allo Stato, conseguentemente nessun maggiore incasso deriverebbe, per il Comune, da questa tipologia di beni a meno che, lo stesso Comune, non modifichi l’aliquota applicabile aumentandola di base del 7,6 per mille. Queste valutazioni dovrebbero essere fatte con maggiore cognizione dei dati e dei risultati che si intendono ottenere. Se poi si vuole intendere la legge sull'IMU applicabile a tutti i manufatti a prescindere da ogni altro tipo di valutazione, lo si dica chiaramente, anche se nutriamo forti dubbi sull'applicabilità per le concessioni demaniali. Facendo la necessaria divisione tra chi ha in concessione un manufatto dello Stato e chi occupa un'area con propri manufatti. Nel primo caso va detto che, prevedendo il canone un valore aggiuntivo per l'occupazione del manufatto in se, sotto il profilo privatistico, porterebbe a riconoscere che trattasi di negozio giuridico assai simile all'affitto e quindi di competenza del padrone di casa, ossia lo Stato. Per quanto concerne il secondo caso, tutto è aleatorio, stando alle determinazioni fin qui adottate dal Comune, è difficile parlare di manufatti, per queste opere non è mai stato richiesto un titolo di costruzione. Da quello che si legge, il Comune per le cabine si limita all'osservanza delle leggi ambientali, quindi quelle costruite prima dell'emanazione di tale legge sono regolari. Non sarebbe lecito se vengono trattati come manufatti, si dovrebbe dimostrare che quelle opere risalgono a prima del 1942. Volendo terminare, altrimenti il nostro Cancelliere si rompe le palle nel leggere sempre le solite menate demaniali, non crediamo che l'uscita del trombato, come accusa il Pizzolante dei Bagnini, sia tesa a fare cassa, in complesso sono cifre modeste, che il deputato naturalmente non conosce, siamo più propensi ad inserirla nella sorda battaglia post primarie contro Gnassi. Al delegato è stata tolta ogni prerogativa urbanistica, gli stessi operatori si confrontano con il Sindaco, nell'ultima riunione ci dicono che la presenza dell'assessore sia stata coreografica. Pubblicheremo la traccia della obbligatoria lettera di dimissioni, presto arriva l'avviso di sfratto per morosità politica.
P.S.
Mentre i 4 foglietti locali e Chiamami CNA snobbano il Movimento, il Der Spiegel da Amburgo cerca la Giulia Sarti per parlare di politica italiana... e ti ringraziano anche !!