domenica 17 febbraio 2013

Complimentoni

Complimentoni è la parola usata da Vitali per attaccare coloro che hanno osato criticare l'operato degli amministratori di Areadria. Come dire che un buco di 30/35 milioni è cosa normale e concedere in concordato per continuità fallimentare meno del 20% ai creditori è prassi riminese. Molti non intascheranno nemmeno quello. I rappresentanti delle massime associazioni cittadine sono al loro posto dopo venti anni di concordati politici. Gli imprenditori che pensavano di avere avuto una fortuna nel prestare il loro lavoro ad una Società Pubblica, detratte le tasse già pagate si troveranno di fronte allo scenario usuale, fallimento o suicidio o tutti e due. I complimentoni al Predicatore Vitali li facciamo noi, con una feroce incazzatura al cospetto di una immotivata arroganza. Prova ad andare a trovare un artigiano, impresa, cooperativa che ha avuto la sfiga di partecipare al rinnovo di piste fallimentari e ripetere i sermoncini. Tu ed il Gemello uguale per estrazione e concezione politica non avete capito che il vostro tempo è finito. Avete perfino tentato la strada dei bambini vendicatori ai quali hanno strappato i giochini dalle mani. Le piazze ed i cittadini ne possono ascoltare uno infinitamente migliore, chiedete conferma al guru Melucci che vi ha inventato, pur essendo meno convinto di noi dei risultati. Oppure il grande Maestro Nando Fabbri del quale non abbiamo tracce sensibili nelle dichiarazioni di questi giorni. Dove si è masato? A chi da consigli da non seguire? Siete piccoli attori di un vecchio palcoscenico, volevate continuare lo spettacolo che vi ha reso celebri, in un periodo nel quale si potevano candidare tutti. Il delegato alle cabine è stato sbeffeggiato anche da Angelino Jolie, però rimane imperterrito al suo posto. La Città è fallita, i professionisti del mattone devono emigrare, gli operai possono morire in loco, però prima hanno la possibilità di votare, ciucciate bene la matita copiativa e fate una croce non cancellabile sul MoVimento. Al funerale della Città, onoriamo le vittime, ai colpevoli ci penseremo dopo, speriamo non da soli.

P.S.
La Bondoni salverà il Fellini, una profezia bellariese