sabato 23 febbraio 2013

Il Gioco è Fatto

Con il MoVimento al 20 x cento o forse più e l'area del non voto sopra il 25, diventerà impossibile per i due teneri amanti che hanno lanciato il lucchetto dal Ponte Milvio, fare a meno del moroso della Pascale. Menage a trois come nelle migliori commedie all'italiana. Nessuno sembra in grado d'interpretare la parte di Siffredi. Lasciando Grillo e Berlusconi all'opposizione avranno le ore contate, ecco la ragione per la quale l'ondivago Premier ha riesumato il governissimo, accompagnato dalla ferale notizia di un nuovo mandato a George. Sono due medicine per palati abituati a tutto, come solo quelli della Rai possono trangugiare. Ho ascoltato per radio uno dei troppi bollettini informativi di regime. Il comizio di Grillo a Milano con le poche centomila persone presenti è stato commentato da Ingroia, il migliore regolatore del sonno dopo Monti. Arrivano a saldi d'indecenza inauditi, pronti tra qualche giorno a cambiare padrone come da quarantennale allenamento. Si sente aria di ribaltone, la si avverte in qualsiasi contenitore con più di tre persone, tutte le rilevazioni domestiche o familiari portano la novità Grillo. Lo sappiamo che è ingiusto ed ingeneroso attribuire la vittoria incerta solo nelle dimensioni al migliore politico apparso nella nascente terza e forse ultima repubblica. Un intero MoVimento è alle sue spalle, ha condotto il gioco con una maestria francamente insospettabile, ha tenuto in scacco i poteri forti e fortissimi, grembiulini internazionali e pedofili non dichiarati, perfino il clan gay di vatileaks. Ad una manciata di ore dal voto, è un'analisi che non avremmo mai sperato di fare, aspettare le dimensioni di una vittoria insperata se pensiamo come e perchè sono nate queste elezioni. Sono bastate poche settimane di campagna elettorale con un unico protagonista nelle piazze per cambiare lo sporco scenario italiano. Il Pidi veniva dato sicuro stravincitore, Bersani era accreditato perfino di qualità premierali mai possedute neanche nello scenario emiliano, mentre Monti, il grande tecnico salito nella misera politica era la garanzia della Merkel e del padrone del mondo Obama. Pensate come sta finendo questa vergognosa campagna. Monti viene insultato anche in casa, Bersani è costretto a rifugiarsi nei cinema con lo smacchiatore per giaguari e derivati. Può ancora (?) godere di una sorta di impunità che dovrebbe sparire con l'esito finale. Non vogliamo certo una corrente grillina nella magistratura, però neanche essere presi per cretini giudiziari. A ciascuno il suo. Tutti quegli elettori indecisi, perfino nelle famiglie con forte caratura politica, a nostro parere hanno già individuato con diversi gradi di convincimento il segno giusto. hanno fatto le prove ciucciando in casa le matite copiative mentre guardavano le pensioni ridotte, figli e mariti senza lavoro, la spesa impossibile, i rincari delle bollette. I nipoti di Monti possono stare tranquilli lo Zio, ritornerà presto a casa, era meglio non fosse salito nelle stanze della politica. Ci ha annoiato, addormentato e perfino insultato dall'alto delle sue prebende. A Casa. Non si dimentichi il Tinto Pigi, abita a Bettola (PC). lo accompagniamo.

P.S.
A Roma è iniziata una festa che si concluderà lunedì. In Piazza S.Giovanni anche i preti battevano le mani e dicevano..basta