sabato 16 febbraio 2013

Masini

Il pidielle per quello che può contare ancora a Rimini, vorrebbe chiudere il Concordato Masini con le dimissioni del Presidente di Aeradria. Un modo pretino per camuffare le responsabilità di minoranza connivente, una finta alla quale non becca nessuno, lo scalo serve ormai i due parlamentari riminesi per andare al loro lavoro(?) romano. Quelli del MoVimento andranno con Italo e saliranno nella splendida ma vuota Stazione FieraCagnoni. Pizzolante sembra diventato il gestore dei resti del partito, ha messo sul piatto di via Bonsi i voti demaniali, non li può più portare da Fitto. Nessuno degli urlatori alla luna dei debiti è entrato nel merito, come si sono accumulati 34 milioni in pochi anni. Se ai passeggeri pagati per fingere di volare, si donava un soggiorno al Grand Hotel, risparmiavamo. La responsabilità più evidente è quella della non vigilanza, sono troppi gli interpreti del copione delle tre scimmiette, iniziando dai grandi banchieri locali. Questa volta i controllori faranno fatica a girarsi dall'altra parte, per ridirla come la pensiamo, se fossimo a Linate o Malpensa avrebbero riempito un aereo di detenuti in attesa di giudizio. Delle categorie e sindacati non riusciamo ad aggiungere altro che il disprezzo per un silente e connivente comportamento, non venite a raccontare che non era un vostro compito Non avvertiamo segnali di dimissioni in massa nel Consiglio. I Tre Soci Pubblici dovrebbero usare un normale foglietto non intestato, chiedere scusa come inutili Papi ed andarsene in silenzio in un Seminario a meditare, sempre che qualcuno, inesistente a Rimini, non li richiami per capire. Cosa? Non funziona il teorema tutti colpevoli, tana libera. La città vuole sapere quello che è successo, Masini come capro espiatorio è profondamente ingiusto, dobbiamo ammettere che nel suo incasinato attivismo, ha avuto il torto di coprire troppe cazzate, troppi segnali d'ottimismo, ci sembra però in assoluta buona fede. Una attenuante, non l'assoluzione. Chi non parla è Nando Fabbri, il grande protettore dello scalo, l'eroe del facciamo da soli, non abbiamo bisogno di nessuno, siamo perfettamente in grado di produrre 34 milioni di debiti, senza aiuti. Non chiedete commissioni d'inchiesta sarebbe una presa per il culo, vi sarebbe una commistione tra colpevoli e giudici, lo diciamo per il MoVimento, date mandato per iniziare a compilare l'inventario del poco che troverete in Città. A Parma sono cazzi amari, correte il rischio di diventare responsabili di quello che hanno combinato i predecessori. l'impressione che aspettino solo una vostra mossa sbagliata per presentarvi quel conto che nessuno ha finora pagato. Come fanno i soci pubblici a presentarsi come parte lesa? I Due Gemelli mai così inutili nella loro presenza, non sanno neppure di cosa parlano. La gettano in rissa elettorale mentre ci troviamo in uno scandaloso episodio di malcostume finanziario e gestionale. A Parma la rivoluzione è iniziata così, le lenzuola a Rimini non si possono esporre, diventerebbero nere per lo smog, ma neanche gettare tutto nelle fogne, tanto dopo 24 ore il mare è balneabile. In Piazza Cavour il rumore delle teste cadute deve risultare ammonitore per i prossimi colpevoli, siamo in presenza di una necessaria decimazione, prima di disinfettare il Palazzo, forse non basterà, qualcuno si salverà e ricomincerà.