giovedì 28 febbraio 2013

Controluce

Non sono ancora passati tre giorni dalla rivoluzione elettorale che il Pidi sembra immerso negli errori di sempre. Anche Nanni Moretti viene segnalato tra i portatori di sfiga..però di sinistra. Dopo l’ultimo comizio milanese del segretario Pd, con la folla(?) a piazza del Duomo, era comparso anche Romano Prodi, spinto dall'odore quirinalizio. Altra maledizione. La parabola discendente di Gargamella assomiglia sempre di più a quella dell’ex presidente del Consiglio. Sette anni dopo, il centrosinistra scopre di aver fatto gli stessi errori. Sicuri di vincere, hanno dilapidato un incredibile vantaggio elettorale. Destinato a sconfitta certa, Silvio Berlusconi è riuscito a colmare la distanza con gli avversari. Il Parlamento si scopre ingovernabile, a meno che...Il giornale del comandante piddino ha in tutta fretta compiuto un sondaggio sulle forme di governo possibili. La presenza od il sostegno esterno del M5Stelle raggiungono il 60 x cento dei consensi. Segnale che i democrat sono in generale molto meglio di quanto appaiono quando governano...a Rimini. La legislatura che si apre sembra già destinata a terminare, ma non può. Le analogie con il 2006 sono impressionanti. Le campagne elettorali di Prodi e Bersani sono simili. Entrambi i candidati premier erano partiti con il favore del pronostico. Nella posizione più agevole che spetta a chi si propone come alternativa al governo uscente. Tutti e due hanno commesso gli stessi errori. Una corsa al voto in tono minore, senza mordente. La gara di chi sa di avere già la vittoria in tasca. Avevano preparato le liste dei ministri e sottosegretari con una galanteria sconosciuta. Sia Prodi che Bersani hanno sottovalutato Silvio Berlusconi. TintoPigi non ha capito un cazzo del MoVimento. Una forza come quella uscita dalle urne non può rifiutare di collaborare alla salvezza e risanamento morale del Paese, deve dettare le condizioni, subito, inderogabili. La velocità della scomparsa può essere più impetuosa della crescita. Nel dopoguerra solo Dc e Pci hanno superato la fatidica soglia del 20%, Berlusconi ha sfruttato la scomparsa demosocialista, caso completamento diverso. Oggi come allora il ruolo del Porcellum è stato decisivo per l’esito della competizione elettorale. Nel 2006 la discussa legge elettorale era stata appena approvata dalle Camere. Stavolta il Parlamento ha appena fallito la sua riforma. Come si può concedere ad un partito il raddoppio dei suoi voti? Grillo farebbe bene a vedere le carte di Bersani, controluce.