giovedì 28 febbraio 2013

Un Bluff

Bersani dopo l'estrazione del 47 morto che parla, potrà dire: con Grillo ci ho provato, si torna alle urne o..non ci rimane che il Cavaliere. Monti sta giocando con il nipotino. Renzi obbediente alla linea dettata da George, notoriamente fan di Beppe, si dichiara contrario. Letta Nipote è sulla stessa linea dei margheritini, Franceschini nell'organigramma, prima dell'inchiappettata elettorale, era nella casella della Presidenza della Camera. Gentiloni e Tonini chiedono a Gargamella il mortale passo indietro. L'unico dimesso (sempre stato) è il segretario di Riccione, caduto come i pini del Trc. Quello di Rimini non lo conosce nessuno, impossibile chiederle. Il dramma della mezza sconfitta, attraversa le stanze di Largo del Nazareno e lascerà molte ferite. Non è niente rispetto alla vicinissima ritornata elettorale, gli eletti grillini non chiudano i conti correnti in Parlamento, torneranno più numerosi e formeranno il primo governo di salvezza nazionale. La corrente renziana-demo-margheritina spinge per una trattativa molto, molto, molto più facile con il pidielle. Berlusconi presidente del Senato sarebbe la giusta consacrazione di due mesi di legislatura. La forzata collaborazione di Matteo in campagna elettorale si trasforma in una guerra fredda. Chiamato più volte da Vasco Errani, ministro ombra in pectore, Renzi si è rifiutato di partecipare alla riunione serale dei big. L'accelerazione di Bersani verso il dialogo con i 5Stelle e la chiusura netta al Cavaliere, ha lasciato di stucco molti, non solo tra i suoi critici della prima ora. Non è piaciuta a George, lo ha costretto a ricordare che è italiano e rifiutare la colazione con un Psd importante. Tanto il pidi con i socialisti tedeschi non c'entra una ca..  E un pidi scosso come i cavalli ed i derivati senesi. Sembra ci sia un lato B: un governo tecnico di Pd e Pdl con un programma limitato, istituzionale ed economico. A noi va bene, l'Imu quando la restituiscono?