Oggi sul bus Start ho assistito a una scena che ai miei occhi dimostra
che le decine di soggetti, pubblici e non, che si occupano di 1)
povertà estrema; 2) donne in difficoltà a vario titolo; 3) immigrati, non fanno una emerita cippa e si sputtanano i quattrini che ottengono
o dagli enti pubblici come budget di spesa o finanziamento per
Progetti nel caso di onlus, o dal 5x1000 o da lasciti, per i propri
stipendi, clientele, intrallazzi, obiettori etc. 2 desperados senza
biglietto, 1,20 euro, salgono i "controllori", accento campano .....omissis, bus
in ritardo di mezz'ora, chiedono documenti per multa, i disperati
dicono di non averli, i controllori chiamano via radio i CC: 1,20 euro!
Poco prima li avevo sentiti parlare: la nera diceva di dormire in un
non meglio precisato... cimitero: avete letto bene cimitero. E che
alla mensa per poveri aveva litigato e pertanto non le davano più un
pasto. Di persone così Rimini è piena. Per loro non v'è pietà, neppure
da parte di un controllore assunto a 50 anni perchè ......omissis. Non v'è welfare.
D'inverno muoiono di freddo, d'estate di caldo come quel mutilato che
chiedeva l'elemosina a Marebello. E continuano a chiedere, a fare
"progetti", prontamente finanziati da Comune e Provincia. Hanno il
monopolio della Disperazione, ti fanno vedere la foto di un bimbo
negro, chiedono, intascano. Cifre dicono che solo l'1% di quello che
le associazioni benefiche ottengono, parlando in termini generali,
finisce ai bisognosi. Comune, Provincia, Onlus della disperazione sono
veleno per bisognosi.
Sante Turà