domenica 11 agosto 2013

Un Contributo

Preceduto da un invito dell'amico Paolizzi e dal Promo di Sir Gabellini è arrivato su Facebook il contributo politico-forense dell'Avv Biagini, molto nel Cuore di Rimini, meno in quello del Sindaco. Tralascio la sversata di riferimenti giuridici, le decine di leggi, le difficoltà a reperire gli approvigionatori, le colpe degli acquirenti, l'ipocrisia ed il francesismo paraculo, per mettere l'accento sul problema che l'assessore sdelegato ha posto. Non l'abbiamo capito. A dispetto di tre letture attente dello sfogo atteso e provocato come fosse il vangelo dei vu cumprà, non abbiamo capito cosa intendesse dire Biagini. Il venditore esiste perchè ci sono gli acquirenti? Anche per le puttane vale il sillogismo? Per i politici poi è una manna l'esistenza degli elettori. A boca verta i coglioni comprano, se la chiudessero il fenomeno scomparirebbe? Per colpirli si può scegliere tra l'illecito penale, quello amministrativo o la passeggiata in mountain bike, dimenticando per fortuna nel deposito comunale i quad. Per gli acquirenti la trilogia delle pene è evidente, va dall'incauto acquisto alla ricettazione, all'incazzatura perchè la radio non funziona, l'aquilone non si alza e la pistola non emette bollicine. Non esiste legalità a senso unico ha urlato il nostro Coppi, nel senso di un forte complimento forense, osservando dopo anni di attento monitoraggio che il fenomeno si esplica solo nelle zone di libero transito demaniale e non ancora in mezzo agli ombrelloni o sui marciapiedi anche quelli incautamente adibiti al passaggio. Si è però accorto che il commercio leggermente abusivo, ha assunto i caratteri della organizzazione malavitosa, tanto segreta da non riuscire a capire le origini dei rifornitori. Non sono i camioncini o le mercedes che arrivano ogni giorno negli hotel che nessuno conosce, quelli con decine e decine di ospiti da almeno quindici anni, sembra che provengano da fuori giurisdizione, come se colpire un reato fosse una questione provinciale. Non potendo essere in disaccordo su tutto, concedo qualche giusta ragione che Gnassi non gli darà mai sul Piano Strutturale, acconsentendo sul fatto che perdendo da interisti la battaglia sull'abusivismo non siete nemmeno titolati a sancire un divieto di sosta. Lascia stare la solita lisciata a Prefetto e Questore, non è vero che si sono sempre mostrati all'altezza o disponibili ad affrontare il fenomeno inserendolo nella giusta graduatoria delle illegalità. Per non eccedere in originalità chiedo semplicemente ai due promotori di cotanto sforzo amministrativo, per quale ragione comuni tanto semplici nella loro normalità non hanno queste pugnette da affrontare. Se mi rispondete che hanno dei Sindaci...normali, siamo d'accordo, anche ..Biagini.