venerdì 30 agosto 2013

Incubo Sportivo

Partendo dall'ulteriore occasione smarrita da Vitali per concedersi un salutare ma strapagato silenzio, spinti da riflessioni sullo stato comatoso di queste amministrazioni, ritorniamo sulla ciclabile non protetta dei pensieri ..sportivi del Presidente della Provincia, su volere di Melucci. Le foto della pista d'atletica più incidendata d'Italia fanno il giro di..Rimini. Ci hanno proiettato con una delle tante statistiche che fotografano la nostra realtà, agli ultimi posti nel rapporto sport ed attrezzature da ricucire. Quando uscirà quello sulle puttane finalmente ambiremo ai podi della scopata a pagamento non protetto. Sulle responsabilità della politica neppure un cenno, vogliamo parlare in sostituzione del silenzio giornalistico delle quattro gazzettine locali? Stadio, Palazzetto 105, Piscina/e , sono temi e scandali che hanno animato il pensiero e l'opera di amministratori ancora viventi e parlanti. I più bravi per i piddini, eredi del comunismo di Violante, sono quelli più affidabili, segretari eletti e silenti per due anni, sostituiti da quelli ancora più muti. Vogliamo parlare dei centri sportivi esistenti o di quelli non presenti nei plessi scolastici? Che programmazione è stata impostata in questi anni? Sotto il governo (?) Ravaioli lo ricordiamo a qualche Lambertino parlante, sono stati gettati oltre 500 milioni in improvvisati restyling della Città, alienati tutti i beni comunali, in alcuni casi (Grand Hotel) si può usare la definizione del regalato. Per la Novarese si è toccato il record della beneficenza: Colonia+Talasso+4,5 ettari sul mare al prezzo lunare di 6,5 milioni. Tutto fermo da 10 anni, tanto a Rimini la merda in mare fa bene. Se sfuggi a questa impostazione te ne devi andare, davo fastidio anche come Presidente di un Circolo Nautico, hanno inventato una demolizione ad personam, con quello gradito va tutto bene, siamo nella normalità. Non voglio certo usare il vittimismo, è stata una mia scelta come quella di mandarli a fanc..in tempi già sospetti, sempre dieci anni fa. Per loro vanno bene i Bernabè&Petitti, Magrini, Agosta, per gli altri c'è ...Renzi,  Anche allora c'erano largamente tutti i sintomi di quello che sarebbe successo. La Città è fottuta. Gli albergatori stanno raccogliendo le briciole di quello che è rimasto in una stagione che poteva perfino andare peggio. Quanti sono stati chiamati e minacciati dalle nostre stupende banche locali? Quanto è rimasto nelle loro mani o nei conti correnti al netto di tutto? Il lavoro personale e familiare non viene più contato, una industria così strutturata, può avere qualche speranza? Perchè nessuno parla del famoso turismo russo, quali sono le modalità, le usanze ed i prezzi che ristorano? Eppure ormai siamo legati a questi salvagenti per fingere di essere una realtà turistica. Non per questo mi sento l'unica vittima, come non c'è solo lo sport, ma cultura, servizi sociali, sanitari, istruzione, ambiente e... urbanistica. Provate a pensare per esempio come sarebbe stato importante anche per lo sport avere una seria programmazione scolastica abbandonando edifici ormai improponibili, concentrando l'attenzione su plessi  scolastici dove lo sport potesse finalmente partire dalle sane origini. Pensate al caso seminario, dalla sera alla mattina, ci siamo trovati con un deficit di aule, una emergenza che il Seminario ha colmato con un miracolo curiale costato solo 17 milioni. Per fare un campetto di calcio al Ghetto Turco definita in termini sportivi anche Zona Bertino, erano disposti al baratto con qualche migliaio di appartamenti, la cosa più invenduta a Rimini. I proponenti non sono fuggiti, sono ai loro pregiati posti di consiglieri, assessori regionali e locali, perfino un sindaco. Caro Vitali, non puoi sempre indossare il saio benziano, quello che ti ha concesso fortune politiche insperate, ne spartire con tanti profughi piddini il giubbotto di Renzie, l'amministrare dovrebbe essere perfino cosa seria, hanno inventato le delibere come unici atti importanti per gli amministratori, tu pensi di farlo con le..omelie.