sabato 10 agosto 2013

La Ribollita

Ah che grande cosa gli ideali! Quanti personaggi della storia passata e recente ricordiamo per il coraggio di lottare per le proprie idee! Da Giovanna d’Arco a Gandhi, da Ugo Bassi a Mandela, da Guevara fino ad Aung San Suu Kyi; eroi diventati miti, perché hanno speso la loro vita lottando per quello in cui credevano. Sempre controcorrente e in nome della verità, queste donne e uomini hanno portato avanti le proprie idee senza mai piegarsi a calcoli di convenienza. Esempi troppo grandi per la politica italiana di oggi; esempi irraggiungibili per quella riminese. Arrivati a questo punto, noi del Bel Paese ci accontenteremmo di persone coerenti. Leader politici ed amministratori pubblici coerenti: ci basterebbe questo. E invece mi sa tanto che stiamo per assistere ad un immenso esercito di banderuole pronte a cambiare casacca per opportunismo, con la stessa faccia tosta di sempre. Già ci immaginiamo le arrampicate sugli specchi e i mantra di auto convincimento collettivo per giustificare il nuovo amore. Fino a ieri, l’apparato del PD vedeva in Renzi un corpo estraneo, saccente e vanitoso, pronto a distruggere l’ex gioiosa macchina da guerra. Oggi, la stessa nomenklatura, si sta accorgendo che Renzi potrebbe vincere il congresso ed allora è meglio saltare sul suo carro ora, abbandonando quello di Bersani & Co. Aspettiamo, solo come gossip estivo, la decisione di Gnassi, Vitali, Petitti, Arlotti, Bernabè, Piva, Agosta, Galli e tutti gli altri bersaniani di ferro della nostra provincia. Scommettiamo una piada da Nud e Crud che presto diventeranno tutti renziani? Tra poco, forse, leggeremo motivazioni nobili ed auliche, scritte da Cirano Bronzetti, per giustificare il cambiamento di idea dei politici nostrani. Un valzer di opportunismo che schiaccerà i piedi al povero Zerbini al quale, come premio di consolazione, offriranno saraghina e ribollita.