sabato 17 agosto 2013

Clemenza

Silvio Berlusconi ragiona a mente fredda sulla nota di N....non trovando l'uscita d'emergenza. Le parole del capo dello Stato erano state accolte con moderata soddisfazione dal partito, ma nel leader costretto ai lavori domestici in attesa di quelli socialmente utili, prevale la consapevolezza amara che non c'è salvataggio che tenga di fronte alla condanna, se passa anche l'incandidabilità in Senato. Di Battista ci ha garantito che la corrente di Bersani voterà...compatta, come per Prodi. Il ferragosto ad Arcore è passato ascoltando il publiphono giudiziario, come per il nostro turismo non c'è niente da festeggiare, il pieno last minute riesce a rianimare solo il Corriere di Letta Junior. Ad Arcore non si festeggia, il sarto sta preparando i nuovi abiti, tute da lavoro, jeans stracciati, giacconi, come i normali lavoratori licenziati dalla crisi e dalla bugia dello spread. Pausa di riflessione sulle parole del Quirinale, gli avvocati sono ormai tutti d'accordo nel chiedere Grazia e Clemenza sperando che almeno una arrivi. Se fosse per la giustizia sportiva di Palazzi non ci sarebbero dubbi. Questo non vuol dire che da domani verrà staccata la spina al governo, Zerbini e...Taglianastri nuovo membro dell'inner circle di Matteo sono convinti che fino al 2015 non si andrà a votare. Peggio di come siamo messi nemmeno il Nipote di Letta riuscirà a ridurci. Gli aeroplani con la scritta "Forza Italia, Forza Silvio" sono stati gli unici velivoli che hanno usato le piste concordate, tanto a Rimini non succede niente. I vigilantes di Zucchi difendono l'arenile come la Rimini che Vorremmo difende Gnassi. Sarebbe bastata quella che c'è. A metà settembre, dopo l'esame in giunta, si voterà in aula, il Pd darà il suo sì (?) e il Pdl voterà contro, cosa succederà? Come potrebbe reggere la maggioranza e il governo? Nonostante il no alla crisi e alle elezioni promesso dal Colle, dentro al Pidi e nella base ormai ristretta come un Lavazza, la posizione di N...sta subendo grossi attacchi silenziosi. La comicità maggiore la raggiunge il giornale di Barbapapà, costretto a gimcane politiche, con la facile concorrenza del Fatto che riduce lettori ed appeal. Si rifugiano dietro ai massacri d'Egitto, altra splendida vittoria della politica estera obamiana, per non parlare dello scandalo politico che li avvolge in prima persona. Come può il partito inventato dalle rotative di Scalfari, rifiutarsi di porre fine all'avventura del Cavaliere? Dopo quello che hanno scritto e fatto in questi anni, aiutando miseri personaggi ad assurgere al ruolo di giustizieri. Gli avvocati, da Coppi a Longo, non escludono che possa essere chiesta la Clemenza, mancano un paio di presupposti, dovrebbe iniziare prima a scontare domiciliari o servizi sociali o dovrebbe essere definita la pena interdittiva rimandata in appello? Poi sul suo capo gravano quattro inchieste, con finale abbondantemente scritto ma non ancora rivelato dal giudice di turno e due condanne in primo grado. Rodotà, ne parleremo, è sicuro che sebbene chiesta, potrebbe non essere concessa. Siamo sicuri che con Lui Capo dello Stato, la manfrina sarebbe finita prima o nemmeno iniziata.