lunedì 26 agosto 2013

A Novembre

E' tornata la paura del Grillo? A Novembre fatti semplici calcoli le possibilità che finiscano le scandalose diarie piene degli onorevoli non cittadini, sono molte. In queste condizioni la cavalcata del MoVimento sembra inarrestabile, dispiace per la Gambaro&C, ha fatto male i calcoli come fosse Delrio o peggio Saccomanni. Nel Palazzo qualcuno inizia a chiederselo. La crisi di governo sembra a un passo. E se davvero si andasse a elezioni anticipate? L’occasione per il Movimento Cinque Stelle è ghiotta, forse irripetibile. Con il voto A Novembre, stavolta il blogger genovese che tira leggermente più di noi, può tentare il colpaccio. Dalla sua parte ci sono alcune fortunate coincidenze. Il Porcellum, prima di tutto. Il Parlamento potrebbe non avere abbastanza tempo per cambiare il sistema di voto. E così ancora una volta al primo partito o coalizione, toccherebbe un premio di maggioranza spropositato. Soprattutto alla Camera. Con il Porcellum il rischio che il M5S vinca le elezioni e vada al governo è altissimo, se succedesse, il presidente del Consiglio del M5S, che dovrà essere una persona interna al MoVimento, ricoprirebbe anche il ruolo di presidente Ue nel 2014, così Tommy è sistemato e ripagato degli splendidi pranzi offerti. Ci sono poi le difficoltà degli altri partiti. Se si voterà a novembre, Pd e Pdl dovranno presentarsi in campagna elettorale reduci dai brevi e scandalosi ritentativi di larghe intese. Sfibrati da polemiche interne e vicende giudiziarie, ma soprattutto, le elezioni anticipate permetterebbero al MoVimento di correre senza troppi avversari. Senza Silvio Berlusconi, reso incandidabile dalla legge Severino, ma anche senza Matteo Renzi, che credono ancora un nemico potente. Impossibilitato a celebrare le primarie per mancanza di tempo, il centrosinistra dovrebbe candidare a leader l’attuale premier Enrico Letta. E stando ai sondaggi sarà un successo peggio di Bersani. I numeri, prima di tutto. Oggi centrodestra e centrosinistra vengono accreditati (?) in vantaggio su Grillo. Secondo gli ultimi sondaggi, quelli che a febbraio davano Grillo poco sopra il 15 di temperatura elettorale, i due schieramenti dell'inciucio sono al 30. Invece di giocare con il pallottoliere delle speranze, andiamo alle elezioni, tanto lo spread non lo manovriamo noi, la situazione precipita lo stesso, possiamo avere la soddisfazione di vedere la Giulia Sarti ministro e la Petitti&Arlotti che la interrogano da casa. I sondaggisti più accreditati (Melucci) dicono che il Cavaliere da solo vale almeno dieci punti e che il Pidi viene sempre sovrastimato dalle veline di Rep ed Huffy, Dovrà scontare i peccati dell'inciucio agli occhi dei cittadini intenzionati a compiere l'unica vendetta possibile con una croce. Il problema per Grillo questa volta sarà enorme, trovare 163 onorevoli cittadini è stato un disastro, se devi aggiungere anche il premio di altri 100 la cosa assume gli aspetti di una vera tragedia. Sono i pericoli che si corrono ad essere seri e coerenti. C'è sempre un'ultima speranza: i giubbotti di Fonzie, Zerbini. Morolli e..Biagini.