martedì 13 agosto 2013

Bike Sharing

Scrivo per dire due parole sul bike sharing. Preliminarmente faccio notare che il "car" sharing provinciale è finito in vacca. Questo sia per il dilettantismo degli organizzatori sia per un fatto insìto nella natura delle persone alle nostre latitudini: non siamo Friburgo, con buona pace del Sindaco, nè lo saremo mai; anzi, assomigliamo sempre più ad Istambul, semmai. Venendo al b. s. come si sa il Comune acquistò anni addietro alla esosissima cifra di € 500 cadauna alcune decine di bici ora in gran parte semidistrutte, non a causa dell'utenza ma per l'incuria della cooperativa che aveva l'appalto della manutenzione. Per il mio sentire fu come si dice una "marchetta": e a favore dei fornitori dei mezzi, e a favore degli appaltatori della manutenzione, come è "costume di casa" in E.Romagna con tante cooperative politicamente connotate. Ma il passato è passato: ora il Comune cambia: nuovi moderni stalli sono apparsi nelle zone più in vista della Marina a ricordare al turista che questa è una città "green", e "Gaia friendly", vero o non vero eso sia. Le bici per ora non ci sono: per questa estate sono arrivati gli stalli: chi vivrà vedrà. Personalmente non credo che in un epoca in cui una bici costa 59 euro al supermercato i Comuni debbano assumersi spese molto onerose per bici "pubbliche" che utilizza pressapoco lo zero virgola di turisti e residenti e arruginoscono sotto la pioggia. Tutti possono permetterso almeno una bici e i turisti usano quelle degli alberghi. Pertanto queste sono per me iniziative di facciata che tentano di negare presso l'opinione pubblica quello che concretamente siamo: una città affatto "verde", e "favoriscono" la solita cooperativa "amica". Peraltro, l'utilizzo di dette bici presentava un marchiano difetto di ideazione: il mezzo, pioggia, neve, terremoti, doveva essere restituito presso la rastrelliera ove preso per cui se lo prendevo in Stazione per andare al mare non potevo lasciare la bici nella rastrelliera al mare ma dovevo riportarla in Stazione la qual cosa rendeva quasi inutile il servizio. La morale è che il Comune fa quasi sempre ogni cosa che esso fa, coi piedi. 
Alex Zobeta