Diossina o colorante da incidente stradale, La Morte sembra averci
preso di mira queata estate a Rimini. Una disgrazia immane, di più, una
calamità perdere la vita a soli 17 anni. Morti per droga a Rimini così
giovani un paio non di più tra le diverse centinaia nei decenni
passati. Ma a proposito di altre disgrazie così frequenti quest'anno, caldo,
mare, droga, alcool, vorrei parlare di quelle
dei bagnanti. Tante, troppe, la cultura del bagno in sicurezza si è
persa, quanti di voi conoscono il significato della bandiera rossa
unita a quella gialla? "Voglio morire a Rimini", sembrano voler dire
tutti questi pensionati che finiscono tipicamente sotto un lenzuolo
riparati dalla vista di curiosi da ombrelloni posizionati a cerchio.
Anche 3 giorni addietro 2 donne sono finite in ospedale per essersi
bagnate a Viserba. Conosco la zona ed il punto, ci sono buche profonde
un metro non segnalate, le scogliere creano un fondale
pericolosissimo, altri moriranno lì. Tutto il nostro sistema per fare
il bagno senza rischiare è datato. Se non si provvede, con una
tipologia di turisti come quella attuale a fine estate i decessi in
acqua saranno molte e molte unità.
Gaggin