lunedì 26 agosto 2013

Buttiamoli

Da molto tempo la politica riminese emetteva vagiti incomprensibili, non avevamo niente da commentare, ci toglievano le ragioni della nostra nascita. In pochi giorni abbiamo registrato uno sversamento non previsto, le locandine locali, come sfiori della politica, hanno pubblicato ondate di dichiarazioni senza divieto di lettura. I protagonisti per il momento sono quelli che non hanno niente da perdere e forse qualcosa da conquistare. Al delegato dell'urbanistica sparita hanno sostituito un piano strutturale che faceva schifo con la sala giochi strategica nella quale si può anche puntare. Non contento il Sindaco ha cancellato i Project sui quali Melucci aveva fatto del turismo imprenditoriale offrendoli a mezza europa. Anche quelli erano stati compilati sotto la sua debole regia. Come diceva Totò " e poi uno si sposta a destra". Naturale che la tribù degli scontenti emigri verso lidi che sembra abbiano più speranza di vittoria. Hanno ormai esaurito anche la quota democristiana, manca il giubbotto di Fonzie. Allora in ordine rigoroso di dichiarazione d'intenti, abbiamo: Vitali e Gnassi messi uno peggio dell'altro, Biagini, svincolato ma non accasato, Morolli Buono si accontenta di poco, ha già molto di suo, la Bondoni ancora non ha precisato le richieste, pensa di fare il Sindaco di Bellaria in coppia con Fabbri. Rimane Zerbini, l'ideologo della corrente renziana, ha fatto capire di avere portato per troppo tempo la croce sopportando astinenze impensabili per un allievo di Vichi, guardando la Giunta lo hanno sentito smoccolare cristianamente. Ci sono le parlamentarie prossime, non è pensabile al rinnovo automatico delle due debolezze elette, difficile anche per una. In questo caso Samuele ha lo jus primae noctis con Matteo.

P.S.
Il Piano Strategico è diventato vecchio da solo.