mercoledì 28 agosto 2013

Una Guerretta

Continuiamo con la pubblicazione della trilogia bellica compilata dal Cancelliere. Vi chiediamo di guardare con attenzione le date della compilazione di questi articoli, per capire che la storia moderna scritta dagli Sati Uniti con le guerre e gli stessi complici, è di una ripetitività avvilente. Si uccidono civili per salvare..civili

Europa/Un bel diversivo? Una guerretta? Anzi magari una guerrona!! Creato Martedì, 29 Maggio 2012 19:22
Quando, parecchi mesi fa, il nostro Cancelliere scrisse l’articolo intitolato “il fatale 2012“, prevedendo una guerra nel Medio Oriente (Iran, Siria) come “sfogo” delle sempre crescenti tensioni mondiali ed europee, speravamo si sbagliasse. Almeno una volta... ,nonostante i suoi formidabili precedenti. Ancora una volta invece ci sbagliavamo noi. Purtroppo. Lo certificano gli avvenimenti delle ultime ore. Gli Stati Uniti e i paesi europei hanno rotto le relazioni diplomatiche con la Siria, espellendo gli ambasciatori. Questo a causa delle ultime stragi che però molti osservatori indipendenti attribuiscono ai “combattenti per la libertà” armati dai paesi arabi del golfo con materiali americani ed europei. Quindi nelle ultime ore gli eventi sono precipitati. le armi e i preparativi militari sono a buon punto e l’attacco è imminente. Mancava il “casus belli” che è stato più o meno trovato. Fondamentalmente si ripete lo schema Kosovo con uno scambio di ruoli tra attaccanti e attaccati da lasciar sbalorditi gli ingenui. Giova al piano un momento di debolezza della Russia ove i movimenti “anti Putin” sono in ascesa e ben supportati in Occidente. Giova anche, come aveva predetto il cancelliere la grave situazione economico sociale dell’Europa, rispetto alla quale una bella guerra potrebbe fare ottimamente da diversivo, almeno nelle speranze dei governi del continente. Comunque accade sempre così con le guerre. Israele, vero “peso massimo” della regione è partito con l’attacco informatico Flame all’Iran e, caso strano, ma non per Israele praticamente ammesso e rivendicato dal vice Premier Moshe Yal'alon Quindi è tutto pronto: armi, casus belli, interessi economici, motivi formali. Attivissima nell’operazione è la Francia che sull’ex colonia Siria non ha mai nascosto le sue mire e si è specializzata in Libia. In questo Hollande non cambia nulla rispetto a Sarkozy, anzi, un po’ di ideologismo di sinistra, in certe occasioni, è ancora molto utile alla bisogna. L’Italia, con un ministro degli esteri che non è altro che l’ex ambasciatore di Washington, va a traino. Insomma basterà attendere un po’ e il “fatale 2012“ del Cancelliere diventerà una realtà. Ovviamente anche i piani meglio preparati quando si tratta delle guerre hanno delle incognite. Tra poco le conosceremo.