venerdì 3 gennaio 2014

L'Amico Mediatore

L'amico Mediatore, alla stupida domanda di rito su come andavano le cose, ha risposto cortesemente. Non ha voluto iniziare l'anno, forse più sfigato di quello appena passato, con un meritato fanculo. Sarebbe stato un facile promo al M5S per le elezioni di maggio confortate dalle dimissioni di N.. .Alla secca risposta " non si vende più niente", aggiunge, "lo dicevamo, come categoria, anche negli anni passati, ma qualcosina si faceva". Ormai si sono create due offerte di vendita: la prima è rappresentata da quelli che non hanno voluto cedere negli anni d'oro e continuano, non avendo bisogno, a chiedere cifre che nessuno intende più sborsare. La seconda offerta la gestiscono direttamente le banche, fanno gli elenchi delle proprietà a cui hanno prestato quattrini, proponendole direttamente sul mercato. Albergo, capannone, appartamento, terreno e/o cantiere abbandonato. Questa caro il mio Massimo è la situazione e questi, intendo gli amministratori, continuano ad andare dietro alle loro cretinate, non capiscono che se non si pone rimedio, il peggio deve ancora arrivare. Continuando, mi racconta, cosa avviene in particolare nel settore della vendita di alberghi, ramo nel quale ha ottenuto performance incredibili. I tanti che negli ultimi anni hanno comprato questo tipo di struttura ricettiva, sono imprenditori impossibilitati a pagare i mutui stipulati con le banche. L'esempio, corredato dal nome di un famoso hotel, riguarda alcuni imprenditori che hanno pagato un albergo in prima linea 18 milioni, contraendone una decina di debito, in ragione di alcuni interventi di adeguamento normativo. Tradotto nella poesia degli incagli bancari, devono corrispondere di soli interessi circa 500.000 euro annui. L'albergo gestito bene, al massimo ne rende 400 mila, compresi i russi della bassa stagione. Il tuo debito aumenta, non essendo una società partecipata, una Fiera o Palas od uno scalo aeroportuale, alle rate devi provvedere, altrimenti allunghi le pagine dei fallimenti. Se vuoi rivendere l'immobile e sei fortunato ma molto fortunato, al massimo puoi incassare nove milioni, anche per il peso dei tre/quattro milioni di lavori necessitanti. La banca è messa come me, aspetta, sperando che qualcosa cambi. In queste condizioni è precipitata almeno la metà dell'industria turistica che non abbia come capitale investito la sabbia di tutti. Parlo ovviamente degli albergatori proprietari o coproprietari del bene assieme alle banche. Nell'altra metà del cielo albergante popolato dalla categoria degli affittuari, la rarità è rappresentata  da quelli che onorano il contratto. Non ho voglia di descrivere la parte grigia del settore, quelli che spariscono od usano le stanze come paravento per altre attività. Ci hanno consegnato recentemente un podio per questa classifica.  Caro Massimo, scrivi sul tuo blog, per far capire alla gente di Gnassi che la smetta di parlare di cazzate, la situazione non è seria, solo drammatica. Mengoni ha cantato bene.