domenica 2 marzo 2014

Una delle ultime sere di Carnovale

“Una delle ultime sere di carnovale” (il Cancelliere). Come ci aveva preavvertito il Cancelliere venerdì, “a breve” sarebbero state scoperte le carte della crisi ucraina. Infatti stamattina verso le 9,00 italiane il Segretario di Stato americano Kerry ha minacciato direttamente di “serie conseguenze” (leggi: guerra) la Russia. Per i fatti ucraini viene quindi alla luce il vero dominus della “rivoluzione” (Washington) mentre gli europei che ne sono stati l’innesco assistono allibiti e preoccupati. Ma alla fine di buona o malavoglia dovranno seguire i “galiziani” e i loro padroni americani. Certo che sembra davvero che da quelle parti facciano apposta di tutto per dare ragione al nostro articolista principe che già da anni prediceva che la Russia con le sue immense ricchezze naturali sarebbe stata il naturale bersaglio dell’altrettanto naturale espansionismo occidentale, che, fatalmente, non può fermarsi. I pretesti potevano essere svariati (Libia, Iran, Siria, ecc.). Si è scelto quello più vicino e sensibile: l’Ucraina. Per quasi metà popolata da russi etnici e russofoni con la Crimea, totalmente russa, e “perla” (fino a ieri: 1961) dell’impero. Segno che il tempo stringe. Quello che: “...il tempo stringe” è l’ultimo avvertimento che ci aveva dato proprio venerdì il Cancelliere. Brutto segno. Dice lui: “forse la crisi (apparentemente) rientrerà, ma in Europa, nulla sarà come prima”. In attesa della crisi decisiva.
 La Redazione

P.S.
Il titolo non è un refuso ma l'ultima opera di..Goldoni a Venezia. Prima della fine del suo mondo.