martedì 12 agosto 2014

Attimo Fuggente

I poteri forti in Italia, deboli in Europa, inesistenti in America, incominciano a lamentarsi del governo. Le ultime bordate verso il presidente del Consiglio Matteo Renzi da grande parte dell’establishment italiano, mondo imprenditoriale e bancario, indicano un rapido cambio d'opinione sul segretario del Partito democratico, passando dai peana entusiasti di dicembre fino alle critiche degli ultimi mesi. Lo Scarparo Diego Della Valle, il patron di Tod’s è solo l’ultimo di una lunga schiera di opinionisti del mondo dei cosiddetti manager italiani, la classe dirigente, ad aver ormai voltato le spalle all’esecutivo dell’ex rottamatore di Firenze. In sostanza, la volta buona, l'hashtag di matrice renziana, sembra avere le ore contate, dopo l’addio di Sel del compagno di fatto Vendola e una riforma del Senato sempre più osteggiata da senatori e boiardi di Stato. Saranno state le minacce di chiudere le Camere di Commercio di Rimini od i debiti di Fiera/Palas coperti con Aquarene d'appartamenti o lo stallo perenne sull’affare Alitalia-Etihad o forse...lo stato comatoso della nostra produzione industriale, il crollo dei consumi, il lavoro scomparso, il turismo rimasto in mano a i tre russi del Carlino..ovviamente contrari a Putin. Insomma Pittibimbo per trovare un pò di pace è costretto ad indossare i calzoni corti ed andare a trovare gli..scout. Con il rischio di perdere la moglie, testimonial di Viserbella a dispetto della presenza di Gnassi. Vorrei chiedere all'amico Fabio Lisi se la coppia ha portato bene?Sono convinto che abbia fatto di più il locale Comitato Turistico allestendo la rotonda d'ingresso prima che arrivi un cartello sindacale. Sono passati pochi mesi da quando i quotidiani italiani e l’opinione pubblica parlavano di idillio tra «poteri forti e Renzi», di poteri avvinghiati al «sindaco fiorentino». A gennaio 2014, c’era chi si prodigava nell’attaccare l’allora presidente del Consiglio Enrico Letta, con l’obiettivo nemmeno troppo celato di farlo crollare. Emanuele Macaluso, storico consigliere e amico del presidente della Repubblica Giorgio N....spiegò che l’accelerazione del cambio di governo era dovuta al rinnovamento dei consigli di amministrazione di Eni, Finmeccanica, Terna, Ferrovie dello Stato e di diverse altre poltrone di peso nel Paese. Che insomma tutto quel fermento fosse in parte dovuto al ricambio negli ultimi, pochi, centri di poteri rimasti all’Italia. Eppure questo non sembra essere bastato ai poteri deboli della seconda repubblica. Della Valle ha iniziato a fare lo “scarparo” con Renzi, parlando di vecchio politichese o di una politica industriale che non c’è. Nemmeno tre mesi prima si faceva immortalare sorridente insieme con il premier allo stadio durante le partite della Fiorentina. Persino il gruppo L’Espresso di Carlo De Benedetti compilatore dell'F24 svizzero, l’ingegnere reduce dall’aver salvato la sua Sorgenia grazie all’intervento delle banche, ha cambiato idea sul governo. Barbapapà nel suo sermone domenicale ha detto che Renzi è bravissimo ma il governo fa schifo. Che cosa dobbiamo urlare noi che abbiamo Gnassi ed una Giunta ugualmente..incapace.