lunedì 11 agosto 2014

Il Banana

L'unico alleato di Pittibimbo è il Banana di governo. Il frutto simbolo delle più stupide allusioni e metafore calcistiche, viene usato da tempo per indicare il più grande protettore e sostenitore dello strano governo del non fare. Forza Italia è stata decisiva al senato e lo sarà ancora di più per le prossime manovre economiche imposte da Draghi. Da anni nutro un profondo rancore politico e giornalistico nei confronti di Repubblica, i farisaici sostenitori di quel guazzabuglio di potere chiamato Pd che alberga in posizioni brillanti per l'inconsistenza delle forze d'opposizione. Ormai molto più aventiniane che parlamentari. Nessuna di loro ha un radicamento territoriale, sono movimenti d'opinione, in alcuni casi anche forti. In questa situazione con stampa. televisioni e giustizia dalla sua parte, il Pd naviga tranquillamente. Fa quello che vuole, come vuole. I problemi arrivano dai veri padroni dell'Italia. Vi immaginate cosa sarebbe successo se a capo del governo ci fosse stato ancora il vecchio Berlusconi? Per venti anni lo hanno bersagliato, indagato, intercettato mettendogli anche escort in camera come non bastassero quelle d'ordinanza. Oggi svolge le funzioni di tutor di Renzi e nessuno si scandalizza. Lo fa per il bene del paese e le azioni di De Benedetti che può pagare i dividendi in Svizzera.  Il fronte trasversale composto, oltre che da Sel, Lega e Movimento 5 stelle, da un bel gruppetto di oppositori interni di Pd, FI e Gal, ha come obiettivo far saltare il “patto del Nazareno”, come se i problemi di un paese stretto tra la Grecia e l'Argentina, fossero di natura istituzionale. Sembra che la Troika lasci giocare i bambini in parlamento e poi imponga le misure per succhiare il sangue rimasto. L'autunno, non ci vuole Otelma, sarà infausto, se aggiungiamo anche il problema del riscaldamento e quel pò di produzione industriale rimasta senza energia, grazie ad Obama, si può pensare ad una situazione da dopoguerra. Renzi, dopo il voto ed il bacio alla Boschi, ha subito celebrato su Twitter l'inizio del cambiamento, cento senatori impuniti ed indicati dai partiti rappresentano al meglio l'Italia. Alla vittoria finale mancano almeno tre votazioni, ma come nelle rotatorie di Gnassi: quì comincia il bello.