sabato 23 agosto 2014

Le Regionali del Pd

La Festa dell'Unità Nazionale con Berlusconi, verrà forse intitolata a ..De Gasperi. La proposta è di Beppe Fioroni uno dei vecchi democristiani considerato di destra anche in quel contenitore di conservatori. La discussione è animata sul web del potere. Forse sono i soliti mal di pancia tra il mondo popolare e cattolico che periodicamente si presentano in un partito che è pur sempre catalogato dagli annali Panini nel centrosinistra. Credo però ci sia altro e perfino peggio. Non mi sono consultato con l'amico A Te Faz che se si candidasse sindaco sarebbe il peggiore avversario da battere, tanto che molti saranno tentati di..votarlo. Se rimanesse Gnassi non ci sarebbero titubanze, nemmeno dal popolo del Lungomare. A dispetto di quello che in troppi pensano, gli eredi del comunismo e democrazia quasi cristiana, hanno dismesso da tempo gli anelli al naso, li hanno regalati al.... Fanno le primarie solo dove non riescono a trovare la quadra. La discesa di Pittibimbo nei consensi è rapida, succede sempre così, l'ascesa è stata drogata dalle cazzate degli altri. Si annida nelle anime interne al Partito Democratico, da tempo in sonno, una voglia di rivincita che si potrebbe, con magnanimità di giudizio, definire di sinistra. Pigi Bersani ha attaccato il governo, Del Rio ha minacciato (solo) le dimissioni. La Boschi lo ha facilmente convinto a restare. La tragica situazione economica che fa sembrare l'Irak visitato di recente e pacificato dall'ex amico dello Scarparo, come un'isola felice, crea imbarazzi e delusioni a raffica. La sbornia del 40 è passata. Arrivare ad affermare a televisioni unificate che non ci sarà alcuna manovra credo rappresenti l'insulto più grosso agli italiani che ancora percepiscono una pensione e..votano Pd, quasi tutti. Le finestre del dissenso, temporaneamente accostate, hanno iniziato ad aprirsi, le correnti di nuovo a spirare. Sotto la memoria di De Gasperi, infatti, si cela una battaglia che riguarda la prossima tornata elettorale per le regionali nel 2015, soprattutto i nuovi assetti di potere del Nazareno, per un partito ora guidato da un scout ciellino, (Zerbini ha smentito) cresciuto nel mito di De Gasperi. Non più da un Pier Luigi Bersani cresciuto con quello di Palmiro Togliatti. Il Migliore D'Alema è scomparso, i servizi segreti sono stati allertati? Il pericolo di scissione interna è sempre possibile, personalmente non credo avverrà, il cemento del potere è un attak potente per due partiti da sempre avvinghiati. Al voto nel 2015 va una bella fetta di regioni storicamente rosse, tra cui Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche. Se a queste si aggiungono il Veneto ora in mano alla Lega Nord, la Puglia di Vendola Sel, la Campania e la Calabria, il mix diventa esplosivo. In Emilia e forse anche in Romagna il candidato che va bene a tutti è Daniele Manca, sindaco di Imola, esponente politico in ottimi rapporti con il mondo.. cooperativo. Dispiace per Gnassi e per l'ennesimo endorsement del Carlino. Sarà per un'altra poltrona. Trovatela, Rimini non ne può più.