giovedì 21 agosto 2014

Elezioni Regionali

Il Pd riminese sentita l'aria che tira sui palchi deserti, ha deciso di adottare la strategia della contestazione alla Regione. L'onorevole Arlotti detto "A Te Faz" con un buon grado di verità, ad un prezzo esorbitante, chiede fondi per il nostro territorio. Più sfacciatamente Gnassi, dopo avere trascorso, non gratuitamente, dieci anni come consigliere regionale, si accorge, ora, che siamo stati trattati come l'ultima colonia a sud dell'Area Vasta. La furbata è la richiesta di un consiglio tematico sulla sanità. Un Sindaco "si" chiede un consiglio straordinario come per le puttane ed i commercianti abusivi su suolo pubblico in prevalenza sabbioso. Benissimo. A patto però che l'iniziativa tardiva ed elettorale continui con analoghe piacevoli discussioni su: Hera, Università, Strade, Ferrovie, Porto, Aeroporto e..Turismo. Partendo dai Club di prodotto che ci mettono sullo stesso piano di Cotignola che però ci strabatte sulla sanità. Per i pochi fondi elargiti per il Tpl, sembra che la scusa sia che li devono conservare per il..Trc. L'aspetto consolante è che sono diversi i comuni, non piddini, che vogliono ridiscutere il rapporto con Hera. Anche i cittadini, i più avvertiti, sentono che il giochino non può continuare all'infinito. La novità che esprimono le forze nuove, i movimenti in particolare, è un cambiamento epocale dell'ordine politico. Prima le lotterie dei nominati poi i..programmi. Mi fermo, sono troppo vecchio per accodarmi a queste stronzate. La vecchia storia della frusta prima del calesse non ha mai portato bene ai cittadini. Hanno il diritto di sapere cosa vogliono le forze che devono votare, in campo nazionale, regionale e..locale. Con la paura che facciano la stessa fine dei programmi predisposti per Rimini, azzarderei alcune proposte per le prossime elezioni. Un impegno formale della regione emilia romagna sulle seguenti materie: tariffe e risorse del demanio marittimo ai comuni interessati, favorire la nascita di associazioni non più per categoria ma per territori, sviluppando progetti strategici tra pubblico e privato. Superare l'arcaico modello delle camere di commercio, andando in prospettiva alla loro chiusura, creando nel contempo un trasparente rapporto con il mondo finanziario e le banche. Un sistema scolastico che parta dai plessi, abbandonando l'idea della scuola sotto casa, per ambire a servizi scolastici di qualità che mettano al centro i ragazzi con le loro propensioni e le esigenze delle famiglie. Servizi con asset pubblici e gestioni private, dove le condizioni per utenza e lavoratori rimangono uguali, ma eliminando i mille benefit per politici e politicanti. Dai lavori assegnati agli amici, agli incarichi ed assunzioni farlocche. Un risparmio poderoso da investire nel sociale e nella cultura. Si deve guardare all'utenza non alle finte organizzazioni crea posti. Basta con i mille patentini, che costano migliaia di euro alle aziende, per mantenere il ventre molle delle sempre più inutili rappresentanze economiche. Una regione meno centralista e più federata, con una drastica riduzione dell'apparato, partendo da assessori e consiglieri, pagati come i relativi colleghi dei comuni capoluoghi. Ci saranno meno manine alzate per una disponibilità alla candidatura. 

P.S.
Polizia Regionale o Interregionale per realtà più piccole? Compiti: sicurezza locale, finanziaria, migrazione, ambientale, marittima ed alimentare. Cancellazione dei vigili urbani, provinciali, sanitari, carabinieri, polizia di stato, guardia di finanza, capitaneria, guardie forestali. Allo stato rimangono le legittime e doverose competenze del coordinamento ed il controllo, sicurezza nazionale e lotta alle organizzazioni criminali. Vigili del Fuoco e Protezione Civile di diretta competenza regionale. Sono andato troppo Oltre?