sabato 16 agosto 2014

Vivere Inquieto

Il titolo, ogni tanto, lo prendo in prestito non oneroso ma simpatico da Piccari, vecchio (senti chi scrive) segretario del Pci che aveva avviato una campagna di sensibilizzazione contro "certi" poteri forti che a suo dire comandavano Rimini, ribattezzata dai giornali (Resto del Carlino), come la Cittadella del Potere. Fa ridere se pensiamo cosa è successo veramente negli anni successivi anche al Carlino. La Cittadella piccariana è diventata una metropoli di affamati mattonieri, oggi tutti fintamente falliti. Sono certo che se cercano qualcosa off shore la trovano. Devo dare atto al Nando "nature" dei primi tempi di essere stato un onesto interprete dei primi tentativi di smarcare il Pci dagli affari. Impossibile nella Rimini tumultuosa di quegli anni. Non c'era bisogno del comico pallottoliere di Fabio Galli (un grande perdente) per contare i turisti. Era meglio camuffarli per non incorrere nei timidi controlli dell'Azienda di Soggiorno. Mandava ispettori in spiaggia e negli alberghi per contare gli ombrelloni ed i registrati. Eravamo in stile Siae. Altri tempi, altri personaggi, niente da spartire con la combriccola odierna. Se penso (ancora) a chi hanno donato lo scettro di capogruppo, posso perdonare ancora la permanenza di Biagini, il meno avvocato dei due. La cosa venne presentata in termini pesanti, promossa con audiovisivi e manifesti, in particolare ricordo un rendering che mostrava Piazza Cavour come una palude, sulla quale potevi transitare in ciclabile poco protetta che avrebbe realizzato un certo Andrea. Sono legato a Nando da vecchissima amicizia, condita da gustose querelle epistolari, mi sento autorizzato a chiedere la sua opinione sull'attuale situazione. Non deve più sopportare la censura di Chiamami Cna, un covo di markette giornalistiche a senso unico, nel Nuovo Quotidiano può esprimere un parere a patto che sia quello di Gnassi. Ti sei iscritto all'X Factor per il nuovo sindaco di Rimini? A parte il Biagini concorrente a tutto, anche ad un corso per assessore, come vedi la nostra Città? Forse da troppi anni la osservi da lontano e dall'alto di una delle nostre più belle colline che hai tentato inutilmente di ..sindacare. Però quando leggo un giornalista intelligente e preparato come Barnabè che compila un feuilleton contro la Tosi, mi cascano quegli ormai inutili ed ingombranti arredi. C'è un simpatico virguglio a 5 stelle che afferma che di Riccione non conosco niente perchè non abito vicino al Marano. I riccionesi hanno sempre anteposto gli interessi, magari corporativi della loro città, al resto. Hanno scelto la soluzione che li garantiva di più. Con Pironi sarebbe stata un'altra storia, di lui si fidavano. Jamin lo fa con il Sindaco del Cuore e moto..d'acqua. Non tiro fuori il trito e vergognoso aspetto urbanistico di una città, unica ormai in Italia che non è dotata di uno straccio di strumento pianificatore. Il delegato si permette di dare lezioni sull'abusivismo, come un vero docente di sociologia urbana. Chiedo a Nando Piccari, una scusa per scatenare una discussione migliore di quella sulla merda in mare e la mucillagine che sembrano le stesse cose, un parere su sei punti: 1) L'assenza di pianificazione trasforma ogni atto in propaganda o soddisfacimento di interessi personali, siano Ruote o Aquarene. Non abbiamo più nemmeno un regolamento dell'arredo. Il sindaco può disporre che un giardino e perfino una strada, a suo piacimento, diventi dalla sera alla mattina oppure al contrario, pedana di un bar. 2) Abbiamo una decina di Incompiute che farebbero scandalo in ogni città. Si è stancato anche il Gabibbo di denunciare, tanto non succede niente anche su pista. Murri, novarese, area ghigi, parcheggio flori/scarpetti, questura, spiaggia, teatro. Molte di queste assegnate perfino con regolari bandi, ma non vengono tenuti in considerazione in ragione di artificiose interpretazioni del contratto, l'unico interesse che non viene tutelato sembra essere il nostro 3) Abusi di ogni genere perseguiti a geometria variabile, in particolare quelli edilizi, dalle verande alle sopraelevazioni degli alberghi, al saccheggio del forese. Quello che avviene in spiaggia fa parte di un altro mondo tutelato da norme e regole particolari  4) Aeroporto con 70 milioni di buco per meno di 200.000 turisti all'anno poteva essere una battuta per Tavecchio. Se è vero che arriva Uno che vince un regolare bando e ne porta un milione e mezzo, diventa il mio Sindaco. A patto di cacciare tutti gli altri iniziando dai compilatori di lettere d'amore e patronage. Ma il massimo dell'orgasmo e del ridicolo lo raggiungiamo con l'eterno uomo solo al comando del Palas/Fiera. Ho letto il bando per la sperata privatizzazione. A me sembra una preghiera in punto di morte. Male non fa però non ti salva. 5) Il novero di aziende pubbliche indebitate fanno apparire le previsioni del ritrovato Cottarelli come indirizzate a Rimini. La Città modello del debito. L'Agenzia della Mobilità su mutuo è l'ultimo esempio. Nata per scopi di diversissima natura è diventata, per ragioni partitiche di spartizione del potere, una impropria stazione appaltante una sciagura su pista protetta. 6) L'Urlo di Munch è però rappresentato dal mostro Hera. Da liberista convinto, sono per un libero mercato da sempre. Questa è stata un'autentica presa per il culo. Servizi peggiori a tariffe incontrollate. Perchè non ci ribelliamo? Tutte le Liste e Listini pronte ad ogni puttanata per un titolo sul giornale di casa, perchè non si uniscono in un comitato contro Hera? C'è qualcuno che garantisce che quello che paghiamo sia il giusto compenso per il di/servizio prestato? Chi assicura che gli aumenti insostenibili in questi dieci anni abbiano una ragione esistenziale? La goccia che ha fatto traboccare il calice degli scarichi è stato l'aggiudicazione a ..voce, per il Psb. Un'opera di presunte centinaia di milioni viene scaricata sulle bollette senza sia consegnata una filosofia progettuale. Solo annunci e proclami ad ogni ondata di merda. Altro che l'innocua mucillagine. I pericoli che corriamo e dei quali nessuno vuole parlare sono enormi. Ricordo che nel lontanissimo 1987 spostai, contro tutti, compreso il Pci (locale) che non capiva un cazzo neanche allora, quindici scogliere di Viserba allontanandole di duecento metri dalla riva. Il problema non era (solo) quello di una allungamento della spiaggia, quanto quello letale di una balneazione ormai impraticabile per gli sversamenti trattenuti dalle stesse scogliere. Credo esistano ancora i risultati dei pochi controlli che si facevano. Poi è arrivato il genio che ha detto che dopo 18 ore tutti al bagno. Adesso, con un carico urbanistico triplicato, abbiamo paura di vietare veramente la balneazione in caso di sversamento? Mi piacerebbe controllare i risultati in alcune situazioni particolari... dopo 18 ore. Io amo questa Città almeno come quelli che lo dicono a parole per fare gli sboroni od i sindaci.