martedì 19 agosto 2014

Sempre più inquieto

Come si fa a concedere un progetto che solo sulla carta (per il momento) stima 200 milioni ad Hera? Con le troppe attività statutarie, non fa fatica a racimolare i soldi per acquistare qualche progettista del settore, senza avere concorso al doveroso bando o cercato di arrivare ad una filosofia condivisa per l'intervento. Scrivo da un decennio che nei cassetti ed armadi comunali, più numerosi dell'Ikea, ci sono almeno sei Piani Regolatori delle Fogne, tutti regolarmente onorati, con intendimenti diversi, alcuni perfino condivisibili. Cosa vuole fare Hera, dopo averci affogato con le bollette? Perchè non si svolge un dibattito serio pur sapendo che siamo a Rimini? Intanto credo che lo stesso mostro dei servizi sia in regime di prorogatio e poi assieme alle fogne sarebbe utile che i cittadini sappiano le ragioni per le quali le loro bollette salgono con servizi, diciamo.. non migliori. Non leggo nessun intellettuale più o meno organico anche nella Rimini 2.0 che affronti il tema. E' curioso il repentino cambio editoriale dell'interessante Blog. Come può Gambini Golf da un lato chiedere aiuto al Pd di S.Giovanni e dall'altro sparare sul quello riminese? In ogni caso mi sembra più preparato sulle mazze. E' perfino facile accanirsi contro gli scandali di Aeradria e Palas, in una situazione appena normale sarebbero tutti nelle loro splendide ville a leccarsi le ferite e ripagare i danni. E' come costruire una casa costosissima senza un progetto. E' un'altra peculiarità riminese, in questo caso, senza scomodare l'europa, molto più modestamente esistono almeno 14 versioni della Legge Merloni che impongono tassativamente i bandi pubblici. Leggere i giornali saltando le due pagine obbligatorie di peana gnassiani, diventa una tortura culturale. L'illegalità diffusa che sia mafia o altro è un aspetto secondario rispetto alla sempre più dilagante disgregazione economica e sociale. Abbiamo smarrito i riferimenti e la storia del nostro sistema economico. Si pensi, per fare un solo esempio, ma tremendamente calzante, al settore edilizio, diventato un deserto peggio delle nostre zone artigianali. Hanno chiuso le principali aziende, molte con modalità che solo in Italia ti permettono di seguire, ma la decimazione moltiplicata è avvenuta nel cosiddetto indotto. In questo caso a differenza di quello cagnoniano, esisteva davvero. Centinaia di imprese vivevano sul mattone, non sempre e solo speculativo. Il terreno più proficuo al malaffare e comunque la situazione debitoria delle nostre imprese a partire da quelle turistiche, siano esse alberghi o attività commerciali. Terreno dove l'ingresso in queste condizioni alle volte diventa vitale. In questa nebbia od opacità ci sono anche le centinaia di imprese di..extracomunitari. Delle quali poco o nulla si sa. Molte non possiedono nemmeno volutamente un conto corrente. Tocco anche il tema dell'ambiente riferito in particolare alla sicurezza idrologica, di cui poco si parla. Finora l'abbiamo raccontata il giorno dopo, magari imprecando, ma se arriva quella vera, la bomba d'acqua monosecolare, rischiamo grosso. Basta fare un giro in campagna per constatare l'assenza della minima organizzazione. Fosse di scolo importanti che finiscono contro i muri, canali strategici ridotti in tubi di pochi centimetri. Più in generale manca un vero sistema di gronda che faccia fronte alle tante impermeabilizzazioni avvenute e sopratutto un taglio del Marecchia in grado di ricevere una piena straordinaria. La gestione della cosa pubblica, mi riferisco in particolare agli uffici comunali, sembra alla deriva. Lo scoraggiamento è sostituito da pericolose improvvisazioni, penso al settore delicato come quello del Bilancio, per quanto consegnato nelle mani del migliore Padoan comunale. Importante non avere contestazioni tanto meno colpe. Ho parlato (scritto) guardando più alla semplice osservanza delle leggi che di politica, ma è chiaro a tutti che questa città può salvarsi solo partendo da un nuovo patto sociale. Personalmente più dei becchini del giorno dopo che raccontano le cause, amerei trovare medici bravi per evitarne la morte. Caro Nando Piccari, mi rivolgo spesso a te, per non incorrere nelle ire del Montanelli del Carlino, oggi il tuo ruolo governativo non è dissimile dai tanti rivoluzionari e perfino ex brigatisti che scrivono per.. Repubblica. Pensi davvero che la marea montante di problemi possano essere risolti da questi organizzatori o patrocinatori  di Glorie? O con una nuova classe dirigente legata da un patto sociale, iniziando a premiare i meritevoli, smettendo di foraggiare intere mandrie famigliari? Lo so che il tuo piano integrativo pensionistico non permette risposte alle domande scomode, non sapevo però a chi rivolgerla. Non mi rimane che Funelli. Però se "consiglia" il Sindaco di S.Giovanni come quello di Rimini...