giovedì 21 agosto 2014

Buca su Strada

Buca, buca con sasso, così gridava il professore antifascista Bonafè nel viaggio verso Roma sulla motocarrozzetta guidata dall'aspirante federale Arcovazzi, intepretato da uno stupendo Tognazzi. Chiunque abbia occasione o sia costretto a viaggiare per Rimini, nota buche e avvallamenti assortiti, di tutte le dimensioni, aumentati dalle piogge che faranno iniziare a Natale il calendario scolastico, per sospenderlo in attesa del Capodanno più lungo, nel Mondo di Gnassi. La cosa peggiore è il cosiddetto effetto ragnatela che porta nel giro di poco tempo, specie nella stagione invernale allo sfaldamento degli asfalti, creando vere e proprie voragini. Utile sarebbe che già prima dell'inverno si facesse una buona ricognizione, intervenendo da subito nei casi più urgenti, ed in prospettiva pianificare un impegno economico importante, visto che sono ormai diversi anni che poco o niente si è investito in manutenzioni stradali. Ricordo sempre i duecento milioni spesi in pochi anni dall'amico A Te Faz, diventato non a caso simpatico onorevole dialettale. In ogni caso meglio lui delle meteorine di passaggio. Rimane aperto l'annoso problema dei ripristini stradali in occasione di scavi per i sotto servizi. Una vergogna, strade bitumate vengono stuprate dopo pochi giorni come se fossero enti diversi a concedere i permessi. Mai nessuno che osi controllare i ripristini. Anthea sembra sia stata consegnata ad un architetto che si professa la mano operativa di Gnassi. Già questa qualifica è terrorizzante, il cognome non porta bene sui palchi, in realtà si capisce bene che spariti i quartieri, fanno quello che vogliono e dove..qualcuno indica. Spesso per il rinterro si usa lo stesso materiale, cosa ottima se si tratta di sabbia, se invece è terra (argille), è scontato che nel giro di poco tempo quel tipo di materiale tenda ad abbassarsi, creando buche ed in seguito rotture degli asfalti. Il secondo accorgimento è che le sabbie vengono compattate per strati, mentre spesso mi è capitato di vedere che il tutto finisce facendo passare una ruota del mezzo di escavazione nel fossato. Terzo ed ultimo accorgimento, il primo in ordine ai lavori, è tagliare l'asfalto con la fresa, perchè se il taglio non è netto, il materiale nuovo che sormonta quello vecchio in poco tempo è destinato a staccarsi. Ho riportato questi dettagliati procedimenti, così come mi ha spiegato un vecchio socio della Braccianti, il quale mi raccontava dei rompiscatole assistenti comunali sempre presenti a controllare i lavori. Volevano pure che il taglio prima del nuovo bitume venisse pulito e preventivamente incatramato, per favorire la massima unione tra il vecchio ed il nuovo asfalto. Ho fatto per un decennio l'assessore ai lavori pubblici, quando i dieci presidenti di quartiere, i segretari di sezione, i cittadini, ogni mattina chiedevano il resoconto. Oggi siamo allo sbando, non bastano le scuse dell'innamoramento trasversale, manca il Manico. Quello eletto non è nemmeno capace di mettere una cantante sul palco. Almeno Melucci faceva dei Capodanni leggermente costosi ma...Albano cantava e come. Gli impreparati amministratori di oggi, scelti per la qualità delle moto o i vestiti, sanno che a Rimini abbiamo (?) 600 chilometri di strade ancora comunali? Ci sarebbe poi da considerare che esiste anche una..cosina chiamata sicurezza per le due ruote. Ma per questo ci sono le ciclabili gialle scolorite.