venerdì 22 agosto 2014

No Renzi No Meeting

La stranezza del Meeting 2014 di Comunione e Liberazione non è tanto l'essere costretti già nel titolo a visitare le "Periferie" del potere quanto non contare sulla presenza del Premier, ciellino dalla nascita. Questa non la sapevo. Eppure nella ricostruzione della vita politica e religiosa di Renzi, con molta approssimazione, quasi pari all'appartamento affittato alla "Scaiola", sembra che l'iniziazione alla democristianeria sia avvenuta nel movimento di Don Giussani. Tra le anime cielline che animeranno gratuitamente, come da vetero accordi, i padiglioni dell'esagerata Fiera di Cagnoni, si sta scommettendo su chi sostituirà il segretario piddino. Nello statuto del partito democratico, oltre alle primarie, è stabilita tassativamente la presenza della più alta carica politica. Iniziò Bersani, un idolo, il vero tessitore della politica della larghe intese tra Opere e Cooperative. Quando arrivava, l'urlo a comando si sentiva anche nel Palas. Alcuni sostengono che le vibrazioni dei piloni siano dovute a queste scosse d'entusiasmo. Perchè Matteo, ciellino d'antan, eletto rappresentante al Liceo Dante di Firenze, non si presenta ad una delle edizioni più penitenziali, delle 34 allestite? Non credo lo faccia per paura di contestazioni, forse lo scenografo teme che la sua immagine venga accostata agli scandali lombardi dell'Expò. Devo dire che Renzi non ha mai vantato la sua giovanile frequentazione, anzi più di una volta ha esibito il suo passato di boy scout. Nel manuale delle non sempre giovani marmotte voleva inserire 80 euro a tenda impiantata. Molti sono convinti che abbia voluto marcare le distanze da Cl puntando invece sul più blando e pudico raduno degli scout dell’Agesci. Un altro cattolico "adulto" come Prodi. Speriamo che questo ci faccia...uscire dall'euro. Il Movimento di Don Giussani è spaccato sulla figura dell’ex rottamatore fiorentino. Da un lato lo appoggia al governo con il ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi, dall’altra però non si fida abbastanza, soprattutto dopo il doppio siluramento di Mario Mauro dall’esecutivo. Devo dire che a Rimini, per non sbagliare, da sempre, votano Pd. Bersani o Renzi un pò come Francia e Spagna. Ho assistito alla nascita del Movimento Popolare, nella nostra Città sono riusciti ad eleggere 6/7consiglieri comunali, quasi tutti d'alto profilo politico e personale. Comandavano pesantemente nella democrazia cristiana cittadina, per capacità ed organizzazione. Ho ancora tanti amici, mi sembra di potere affermare che nel giochino politico-imprenditoriale, la parte religiosa, quella fideistica sia rimasta ai margini. Non hanno nemmeno la sponda papale, un riparo ed un aiuto sempre poderoso. Francesco non sembra disposto a tollerare troppe commistioni tra mattone e vin santo. Qualcuno ricorda che Renzi presenziò al Meeting nel 2007? Presentò un libro con..Verdini. Si deve fare perdonare già troppe cose. E siamo solo agli inizi.