lunedì 18 agosto 2014

Debolezza per favore va via

La debolezza del M5S si nota soprattutto quando grande parte dei temi politici sono dettati dall'Unione europea ed ..Obama, troppo spesso la stessa voce. Al di là della convincente ed attraente lotta contro le caste, si nota e colpisce l'assoluta mancanza di idee condivise e partecipate sulla politica estera. Solo così si spiega l'ennesimo infortunio mediatico con l'improvvido, debole, contestabile articolo del numero due. Non mi unisco certo allo scandaloso attacco che è arrivato dalla stampa di regime a DiBa, hanno scomodato perfino il fascismo del genitore, come se i Napolitano, Bobbio, Scalfari, Bocca fossero nati tutti intrepidi partigiani e non più o meno convinti giovani del Fuan. Non mi interessa questo particolare che segna però un passaggio dalla paura di..Grillo alla derisione del MoVimento, altro aspetto non trascurabile. Su questi temi ci rifugiamo dietro alla sapienza decennale del Cancelliere, perchè avvertiamo la difficoltà nell'affrontarli. Pensate che avevamo, in tempi sospetti, pensato perfino ad una sua candidatura a 5 stelle alle europee. Una idea tanto cretina venuta ad amici della redazione che per fortuna nessuno ha mai pensato di proseguire. Va benissimo Affronte. Non ce lo avrebbe mai perdonato. E pensare che conosce benissimo e da sempre, vita ed opere dell'alleato Farange. La politica, in particolare quella estera, ti concede poche alternative sui temi chiave. La Guerra contro la Russia è il primo. Gli Stati Uniti l'hanno decisa da tempo. Putin va eliminato con tutti i mezzi. Su questo argomento Di Battista ha assunto una posizione, legittima, ma credo personale, di stampo prettamente obamiano, accusando il presidente russo di..tutto. Altri cittadini onorevoli, cito la Marta Grande, hanno posizioni diametralmente opposte ed a mio parere molto più condivisibili. Qual'è la posizione ufficiale del MoVimento? Non facciamo un'altra asta sul web. La politica estera per il primo partito del parlamento deve essere un punto programmatico ineludibile, non la puoi trasformare in un problema di coscienza come fosse un arresto piddino. L'altro tema è cosa debba rimanere della sovranità nazionale degli stati nella comunità europea. Se la decisione finale deve spettare al primo ministro polacco o lituano è chiaro a tutti anche a Di Battista che significa essere sempre i soliti vassalli degli States sovrani. Non prosieguo su questo cammino, arriverei alla Rimini in Gloria, occorre dotarsi di una bussola programmatica che sia praticabile e comprensibile, non è difficile, come dico sempre, basta fare il contrario di Gnassi.