martedì 5 agosto 2014

Bene, bravo

Trovo molto buona questa dichiarazione del sindaco dottor Gnassi, da presidente in pectore della provincia, sulla opposizione a quello che egli chiama "metropolismo bolognese". Non si tratta di essere "contro" Bologna o di campanilismo, e' un fatto ed è nei fatti che il territorio riminese si sia fermato in termini di sviluppo, ed anzi abbia arretrato su molti fronti, dalla istituzione delle Regioni 1970. Nulla osterebbe per altro che il nuovo presidente fosse il "vecchio" presidente: per legge potebbe ricandidarsi lo stesso Vitali in qualche modo "disinnescando" parzialmente gli effetti della dissoluzione della provincia ma la vicenda dell'aeroporto pesa sul suo nome. Faccio anche notare, visto che Gnassi cita espressamente Bellaria, come questa cittadina un tempo "sobborgo" del Comune di Rimini, ma noi non siamo riminicentrici: "/ognuno vada con chi gli pare..." - si allontani sempre più da Rimini e guardi alla valle dell'Uso e al cesenate. Per contro, diciamo ultimi 3-4 anni, Rimini per il mio sentire, ha molto accresciuto le proprie relazioni soprattutto con l'amica Repubblica di San Marino, "sdoganata" recentemente dalla visita del Capo dello Stato. Perchè non dimentichiamo che il rischio riminese è anche quello dell'isolamento in quanto a Cesena e Forlì non ci unisce più la ex provincia e le due città sono ora un corpo unico con baricentro verso Forlì che distaccata da Rimini 20 anni fa ora dialoga più facilmente con Ravenna e noi siamo una primadonna turistica anche sovradimensionata rispetto alla Regione che ci imbriglia. 
Cordialmente, Astorino Del Bue