martedì 19 agosto 2014

Controinformazione Renziana

A proposito di Ucraina e Rivoluzione Arancione a Mosca. Lo stato dell’ “informazione” italiana è quella che è: dal pienone dei “fogli” nostrani di Ferragosto in una Rimini semivuota (come ha fatto notare un bello spirito questo “pienone” equivale a un buon fine settimana di bassa stagione di qualche anno fa) alle notizie più serie sulla guerra a Est. Guerra ignorata, almeno fino a ieri, quando le Majority hanno cominciato a parlare del grande convoglio umanitario russo bollandolo tutte, senza eccezioni, come un “cavallo di Troia” e appoggiando, senza se e senza ma, come direbbero N. e Renzi il no! ucraino (emesso, ovviamente, dopo frenetiche consultazioni con Washington) all’ingresso e agli aiuti. Va aggiunto che la stampa italiana è l’unica in Europa che da almeno due settimane non parla dell’aereo malese abbattuto con 298 passeggeri. Il volo MH17, per lei, non esiste più. Dopo la sbornia anti-Putin ora tutto tace. Il perché è semplice: da ormai dieci giorni la stampa della Malesia (principale interessata) attribuisce senza tanti complimenti l’abbattimento a un caccia (quindi ucraino se non americano!). Ergo per la “stampa”(!?) italiana il silenzio è d’obbligo. Nonostante ormai, se ne parli, e anche molto, sui giornali (veri questi...) europei. Seppur prudentemente. Tuttavia da noi l’autocensura è talmente forte che si accoppiano ormai le vittime del Boeing agli “autoimmolati” bonzi filorussi di Odessa e ai bombardati (a fin di bene ovviamente...) di Donetsk e Lugansk. Un quadro veramente orrido per una stampa che, a ben vedere, in 150 anni di esistenza dell’Italia, è sempre stata di “regime”, ma che, almeno negli anni 60-70-80 (del secolo scorso) qualcosa aveva prodotto di dignitoso. Specialmente proprio nel giornalismo d’inchiesta. Ora solo fuffa e bugie. Secondo un copione da recitare a memoria copiando veline scritte si sa bene dove. Da notare che, sulla guerra in Ucraina e sui “nazisti buoni” il PD ha dovuto, persino, creare sul Web la sua controinformazione. Ne è un esempio il sito “East Journal” nato dall’incontro di varie anime della “sinistra” italiana su cui scrivono sia uomini del PD (in maggioranza) ora, quindi, “Renziani”, sia Trotzkisti quale Jacopo Custodi (“Movimento operaio”). La tesi affidata ai nostri eroi dall’owner del sito è veramente improba: dimostrare che i veri nazifascisti sono gli abitanti (ovviamente russi) del Donbass e i “buoni” sono quelli della giunta di Kiev. Nonostante qualche calcolata criticuzza anche a quest’ultimi (si parla ogni tanto di deprecabili eccessi nella repressione) la lettura del sito è veramente interessante ed esilarante. Specie nella descrizione delle “anime nere” di questo neonazismo russo. In special modo di quelli Alexander Dugin al cui confronto (per East Journal) il vero Satanasso è un dilettante. Ovviamente il sito “Renzian-Trotzkista” non può cimentarsi con i fatti (appunto l’affaire Boeing MH17, le stragi, i bombardamenti ecc. ecc.) ma rimane su quelle “nuvole” tipiche dell’ex sinistra ancorata, con la testa, saldamente lì nell’empireo, mentre, con la tasca, si ricercano finanziatori e sponsor (com’è giusto... ma è bene dirlo). Comunque “East Journal” è una letteratura interessante e da consigliare agli esperti per capire, ad esempio, da dove partiranno alcune delle idee di “sinistra” alla base di quella che il nostro Cancelliere, da tempo, vede come la prossima mossa occidentale: una “Rivoluzione Arancione” a Mosca. Già ricchissima di finanziamenti delle ONG americane/israeliane/europee, ma mancante di leader. Però anche il Majdan di Kiev non aveva leader eppure è riuscito. Ovviamente a Mosca sarà un’altra storia se non altro perché Putin non è Janukovyc... . Comunque l’evento o tentativo avverrà di sicuro. Altro discorso è se riuscirà...così dice sempre il Cancelliere. Lo stesso ci dice di tenere a mente un nome: Kudrin (non i “soliti” Kasparov o Nemcov...) Se lo dice lui... .
 Woland