sabato 30 agosto 2014

Il Cancelliere: le ultime dal fronte (inizia la War Bank?)

Il nostro corrispondente principale ci avverte che nel vertice NATO del 4/5 settembre verranno prese due decisioni che renderanno praticamente inevitabile la guerra tra il cosiddetto “Occidente” e la Russia. Ovviamente la speranza dei promotori è quella di far cadere Putin prima. In breve si tratta di due decisioni: una militare e una finanziaria. Entrambe saranno portate sul tavolo NATO e della UE dalla Gran Bretagna, che, ovviamente, le ha preparate di concerto con Washington. La prima mossa è la creazione di una “brigata” multinazionale con soldati inglesi e dei paesi nordici (niente americani ovviamente) che possa essere trasferita in tempi brevissimi ai confini russo-ucraini. L’obiettivo è quello di “fermare l’invasione russa” ma è ovvio che in primo luogo dovrà scontrarsi con la milizia del Donbass al posto dell’esercito e guardia nazionale ucraina in piena crisi. Molto più pericolosa è però la seconda proposta: bloccare i pagamenti SWIFT tra Russia e sistema bancario occidentale. Questa sarebbe effettivamente una sanzione distruttiva, come promesso ormai da mesi nelle Cancellerie occidentali, per far collassare l’economia russa. In effetti eliminando la possibilità delle transazioni bancarie SWIFT si colpirebbe il 90% dei pagamenti da e per la Russia, mettendola in una situazione simile a quella dell’Iran, di Cuba e della Corea del Nord. Ovviamente si tratterebbe di un’azione di guerra vera e propria con conseguenze assolutamente intuibili. Il fatto però che sia stata ampiamente pubblicizzata ieri dal primo ministro inglese Cameron, fa pensare che, di fronte alla crisi della guerra ucraina, siano rimaste poche opzioni, se non quelle estreme. E certamente il blocco totale dei pagamenti, nei fatti, equivale al lancio di una bomba atomica. Va detto che il blocco SWIFT ha un precedente. Qualche mese fa un grosso pagamento russo-kazako venne bloccato dalla J.P. Morgan e suscitò durissime reazioni russe. Esso però rimase un caso isolato fino a che ieri Cameron ha sparato questa bomba atomica. Il fatto che anche l’avversario sia dotato di armi nucleari sembra non impensierire Londra più di tanto ma potrebbe fare riflettere i paesi almeno del centro-sud dell’Europa. Comunque una cosa secondo il Cancelliere è certa: tra una settimana assisteremo a una drammatica e probabilmente irreversibile escalation di quella che comunque è già ora una guerra.
 La redazione